Materiali da Arabia Saudita


::Luglio 2008::

Yanbu

Crociera subacquea

Il tragitto in pullman dall'aeroporto internazionale di Jeddah al porto di Yanbu'al Bahr, la marina di El Sharm, dura quattro ore. Finalmente sistemati in cabina, la crociera subacquea nel Mar Rosso dell'Arabia Saudita prende il largo. La prima tappa é Sha'ab al Gurush, reef of shark (barriera degli squali). I siti d'immersione nelle acque di Yanbu sono identificati da Markers numerati, tralicci di ferro che si ergono dal mare interrompendone la superficie dalle mille sfumature di blu cobalto, turchese, viola. La barca scivola sulle onde silenziosa, nell'immensità dell'orizzonte che si confonde con l'azzurro del cielo, senza soluzione di continuità. I rapaci e i gabbiani si appollaiano sui markers e scrutano in basso, pronti a ghermire i pesci della barriera che si ammassano in frenesia alimentare, a contendersi i resti del pasto gettati in acqua dall'imbarcazione. Marker 7. Questo primo assaggio di fondale, colonizzato da coralli intatti, enormi gorgonie a ventaglio che fluttuano sensuali nella corrente dolce, maestosi alcionari dai colori sgargianti, é un tuffo in un Mar Rosso dall'habitat intatto e ricco di vita pulsante. L'immersione notturna nel Marker 9 pullula di creature marine che fanno capolino dalle grotte, piccoli predatori in cerca di cibo. Una ballerina spagnola si distende su una roccia corallina, per poi sfoggiare la sua sinuosa danza ammaliante di un rosso sfavillante. La navigazione prosegue verso il comprensorio dei Seven reef, siti mitici come il Marker 39, chiamato in lingua locale Sha'abroor (sha'ab in arabo significa "reef affiorante"). In inverno e primavera questo blocco madreporico é famoso per i frequenti avvistamenti di pesce pelagico, in particolare squali martello. In estate, a causa dell'alta temperatura dell'acqua (28° - 30° gradi anche a profondità oltre i 40 metri) e la pressoché totale assenza di correnti, le probabilità di avvistare gli squali sono ridotte al lumicino. I predatori del mare si spingono negli abissi, irraggiungibili. Ma la fortuna, la dea bendata, all'improvviso può elargire regali anche ai più scettici, a quelli che disperano. E così, nel Marker 44, in un'immersione profonda, all'improvviso appaiono. Squali pinna bianca e uno squalo grigio risalgono la corrente e regalano un'apparizione ravvicinata, nuotando maestosi di fronte a coloro che non si sono arresi! I subacquei vengono allietati da altre strane sorprese: a ridosso del Marker 41 le tartarughe giocano in gruppo di quattro alla volta e nel Marker 13 una di loro si avvicina "minacciosa" senza retrocedere, con le zampe anteriori aperte, come a voler attaccare, a voler mordere. Forse difende il suo territorio o é semplicemente incuriosita dai colori degli erogatori e delle macchine fotografiche. Gruppi di barracuda a spirale, tonni, carangidi e razze puntinate a macchie blu pattugliano il territorio, padroni assoluti di queste acque dalla visibilità straordinaria. Ad Abu Galawa ("reef di sabbia e acqua blu") i pesci balestra titano lottano per difendere le loro tane dagli invasori che tentano di rubare le uova. Grandi murene fuori tana trovano rifugio nelle insenature delle rocce impreziosite da rami di corallo nero. Abu Luca Reef dà asilo alle cernie che attraversano il digradante fondale sabbioso. Una magnifica bull ray (pastinaca nera) vi si adagia, si mimetizza con l'arena e si addormenta!
La visita al relitto semiaffiorante dell'Argonautis, cargo greco che si appoggia sul cappello del reef mostrandosi imponente nella sua parte emersa, é un'affascinante "gita archeologica". Dalle finestre della sala di comando, il sole tramonta sul mare che appare come una distesa infinita, inondata di riflessi splendenti, quasi metallici.
Il Mar Rosso arabo. La barca prosegue nella sua lenta navigazione, accompagnata dai delfini lungo le scie spumose prodotte dalla carena. Imbarcazione solitaria. Qualche raro incontro con i pescatori locali, che arpionano il pesce con la fiocina.
Sul ponte é scesa la notte. Notte araba. Il vento torrido obnubila la mente, la incanta, nel buio dell'assenza di luci artificiali. Dolcemente cullati dalla risacca, la notte silenziosa s'illumina soltanto delle stelle del cielo, tremule, brillanti.
Stelle che indicano il cammino.
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