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::Agosto
2014:: |
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Portogallo - Azzorre - Ilha do Pico
Informazioni per il viaggio |
Come arrivare. Ottime coincidenze dalle città
italiane per l'aeroporto di Ilha do Pico con KLM, via Amsterdam, con
scalo a Lisbona. Poi la compagnia portoghese TAP,
che collega la capitale del Portogallo con le isole Azzorre. Attenzione:
la compagnia di bandiera portoghese è tristemente famosa per la perdita
dei bagagli, che due volte su tre non arrivano a destinazione. Si consiglia
di far apporre sulle valigie, al momento del check in, il contrassegno di "Short
Connection" e di far controllare il percorso del bagaglio presso gli sportelli
delle compagnie aeree negli aeroporti di transito. Il volo in coincidenza è
molto costoso, circa € 800,00 in alta stagione.
Dogana e documenti. Le isole Azzorre
fanno parte del Portogallo e della Comunità Europea. Di conseguenza
è sufficiente la Carta d'Identità per entrare
nel paese, o del Passaporto senza l'obbligo del visto. Necessaria la patente
di guida per noleggiare un'auto. In alta stagione (luglio/agosto) è imperativo
prenotarla con largo anticipo, in quanto le auto disponibili sull'isola sono
davvero poche. Si consiglia inoltre di portare con sé la Tessera
Sanitaria che dà diritto all'assistenza medica secondo gli accordi
tra i paesi dell'Unione Europea.
Valuta e costo della vita. La valuta nazionale
é l'Euro. Le Carte di Credito sono accettate nei posti turistici e sono
presenti sportelli Bancomat nel centro di Madalena per il prelievo contanti.
Il costo della vita è più basso che in Italia. e la qualità
della vita è decisamente più alta. Nei giorni festivi e di domenica
i negozi restano chiusi.
Corrente elettrica. Alle Azzorre la corrente elettrica é di 220/110 Volt. Le prese
di corrente sono a due poli. Conviene procurarsi un adattatore per mettere in
carica alcuni tipi di computer portatili, nel caso fossero dotati di spine a
tre spinotti (quelle a due spinotti, per cellulari, macchine fotografiche, ecc.,
sono perfettamente compatibili con le prese azzorriane).
Clima. Siamo abituati a sentir parlare dell'Anticiclone
delle Azzorre. Di certo sulle isole il clima subtropicale oceanico è
molto instabile e mutevole. Nel corso di una stessa giornata, può virare
dal bello soleggiato al ventoso refrigerante. La stagione migliore per
visitare le isole Azzorre è la nostra estate, quando il sole
picchia forte e riscalda l'ambiente. Il vento è una costante, increspa
la superficie dell'Oceano che, essendo Atlantico, ha una temperatura molto bassa.
In estate, quando il mare è più caldo, non raggiunge i 20°
in prossimità delle coste, mentre s'innalza a più piacevoli 23°/24°
al largo, grazie all'influenza della Corrente del Golfo.
Cosa portare. Indispensabili creme
solari e giacche antivento in barca per le uscite di diving e whale
watching. Un cappellino di pile è sempre gradevole, per tenere al caldo
la testa soprattutto di mattina presto e di pomeriggio tardo. Per chi soffre
il mal di mare, è consigliato attrezzarsi di qualche marchingegno contro
la chinetosi, cerotti per le orecchie, braccialetti pressori o pillole. Qui
l'Oceano è davvero turbolento e le isole Azzorre sono un posto per uomini
duri!
Per i subacquei, anche nella stagione estiva meno fredda, consigliata una muta
umida di almeno 7 mm con cappuccio o una muta semistagna. Le macchine fotografiche
con scafandro sono indispensabili per immortalare le straordinarie immersioni
con gli squali verdesca e per produrre splendidi video della danza delle mobule
giganti dell'Atlantico. Le videocamere con obiettivo sono indispensabili per
gli scatti ravvicinati dei cetacei, delfini, balene e soprattutto capodogli.
Qui è il loro regno. Per proteggere i dispositivi elettronici e per tenere
all'asciutto felpe e abiti di ricambio, è molto utile portare in barca
una sacca impermeabile.
Lingua. Alle Azzorre si parla il portoghese. Idioma non facile, soprattutto per la pronuncia, così poco comprensibile
per noi. Sarebbe utile e cortese impararne qualche frase, qualche espressione,
soprattutto nelle situazioni di comune socialità di strada. Nei Centri
Diving e nelle strutture turistiche l'uso dell'inglese è abbastanza diffuso,
mentre la gente comune lo parla poco.
Fuso orario. Le Azzorre sono due ore indietro
rispetto all'Italia.
Dove dormire/Dove mangiare. CWAzores,
il tour operator italiano leader nella ricerca scientifica, la salvaguardia
e l'osservazione dei cetacei con il whale watching e di diving
con gli squali con le shark expeditions, propone pacchetti
di attività marine comprendenti anche la sistemazione negli alloggi sull'isola.
Uno di questi è la Moonlight House, una delizioso appartamento
di proprietà di un canadese di origini italiane che si trova a soli dieci
minuti dal centro di Madalena. La casa, un ampio monolocale con letto matrimoniale
e divano letto, comprende cucina e bagno accessoriati di tutti i comfort ed
è sovrastata da un ampio e stupendo terrazzo da cui poter osservare il
vulcano e la baia sull'Oceano, un panorama incantevole. Per una squisita cena,
il ristorante Marisqueira Ancoradouro offre deliziosi piatti
di pesce della tradizione azzorriana innaffiata da vini tipici dell'isola di
Pico. La veranda sopraelevata si affaccia sulla baia e la notte si accende dei
colori caldi di tramonti infuocati. Una cena di pesce costa circa € 25,00
a persona. Il gentilissimo personale chiamerà un taxi per il rientro
scovandolo grazie alle sue conoscenze. In fondo questo è un paesino e
tutti si conoscono!
Costume e società. Carattere burbero
e sbrigativo, pigro e indolente, il temperamento degli abitanti delle Azzorre
riflette l'origine marinara di popolo navigatore e migratore. A questo si somma
l'antica tradizione baleniera che fa degli azzorriani veri uomini duri e coriacei.
E insospettabilmente sanno sorprendere quando improvvisamente, nel maldestro
tentativo di conoscere gli stranieri e di socializzare con loro, si rivelano
timidi e impacciati, quasi a volersi far perdonare la loro totale mancanza di
savoir faire e di diplomazia. In fondo sono isolani e isolati, condizioni che
spiegano la loro indole chiusa e poco propensa all'inclusione.
Curiosità: E' quasi impossibile trovare
portacenere in giro. Gli abitanti di Pico scrollano la sigaretta consumata e
gettano il mozzicone per terra. Paese che vai, usanza che trovi.