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MOZAMBICO
By Diego & Dani
IL FASCINO MISTERIOSO DEL MOZAMBICO

Alba.
Che giorno è oggi?
Dove sono?
Qualche attimo di smarrimento poi realizzo, il Mozambico, anzi non ancora.
Siamo fermi sull’autobus dell’Intercape che da Nelspruit, dove ci ha imbarcato ieri notte, ci porterà fino a Maputo attraverso la frontiera Ressano Garcia dove per l’appunto adesso siamo.
Intorno a noi migliaia di persone che attendono l’apertura della frontiera che avverrà alle 6. Molti hanno le macchine stracariche di ogni cosa, da materassi a sedie di plastica, da biciclette a sacchi strapieni di vestiti.
Aspettiamo.
Finalmente lo “stuard” dell’autobus ci avvisa che è ora di scendere e ci indica in quali uffici dobbiamo entrare e in quale ordine.
Nessun problema, seppure abbiamo le facce ancora piene di sonno e gli uffici siano strapieni, non abbiamo nessuna difficoltà e facciamo il nostro iter burocratico senza intoppi (paghiamo solo 12 rand a testa), anche perché il visto l’abbiamo fatto fare all’ambasciata mozambicana a Roma (speso 25€ a testa per visto più 8€ per spedizione passaporti e foto).
E’ arrivata l’ora di passare dall’altra parte e dobbiamo farlo a piedi, l’autobus ci aspetterà in Mozambico a un centinaio di metri.
Arriviamo tutti e sei davanti alle guardie che prendendo in mano il primo passaporto, lo guardano, ci guardano e dicono sorridendo “Italia, compion du mundo!” e noi ci mettiamo a cantare “po popopo popo po”, e ci fanno passare senza quasi fare altri controlli…però meglio che un visto!
Arrivati al pullman ci accorgiamo che se a noi è andato tutto liscio, diversamente è stato per il ns mezzo di trasporto: un camioncino che trasportava legno ha fatto una retromarcia nervosa e ha conficcato nel parabrezza una trave grossa come una gamba e ne ha lasciato infilzato una buona parte nel cristallo crepato…oggi aria condizionata gratis, con felicità del guidatore!
Finalmente risaliamo e ripartiamo per Maputo.
E’ incredibile, avremo percorso solo qualche kilometro ma il panorama è diametralmente opposto: baracche in lamiera invece di ridenti ristorantini, paludi e sterpaglie invece di giardini ben curati, uomini in bicicletta e soprattutto a piedi invece di operai su pik-up…insomma l’AFRICA.
In un paio d’ore arriviamo a destinazione, MAPUTO e ci accorgiamo che sebbene non vediamo Town-ship come in Sudafrica, la periferia è veramente degradata mentre nel centro si alternano moderni palazzi con banche o uffici a casermoni decaduti e villette coloniali.
Arriviamo al capolinea alle 07:30, ritiriamo i bagagli e ci guardiamo un attimo intorno, l’atmosfera è nuova e ci elettrizza.
Veniamo subito circondati da gente che in cambio di pochi soldi ci vuole trovare una sistemazione per la notte..
Un omino grida “Fatima, Fatima!”… il ns albergo e lo seguiamo fino alla navetta che ci porterà a fare finalmente un riposino.
CENTRALLY LOCATED IN MAPUTO - Mao Tse Tung Ave,1317
email: fatimas@tvcabo.co.mz
Phone: +258 (0) 82 4145730 - +258 (0) 82 3070870 Fax: (+) 258 1 300 305

La ns navetta è però una bagnarola in quanto furgoncino aperto sul retro così che ci caricano “armi e bagagli” sul cassone…almeno ci facciamo una panoramica della città senza filtro.
A un semaforo un motorino ci affianca e ci chiede dove andiamo e ci avverte che abbiamo una ruota a terra, noi gli diciamo che andiamo da Fatima… ma sì forse ci arrivate!
E ci arriviamo. Il viaggetto dura 15’ e già abbiamo capito che il mondo è cambiato: ridiamo e ci adattiamo.
Da fuori Fatima sembra un fortino con guardia alla porta, filo spinato, cani da guardia, cancello e doppio cancello, dentro sembra casa di mia nonna…divanetti disfatti, portacenere fatti di conchiglie, un portico con una mini cucina dove ognuno si può fare un the, basta che dopo lavi la tazza che ha usato e in generale un’atmosfera molto bohemienne. E’ un grande alloggio Pace e Amore…
Gigioniamo aspettando che qualcuno ci faccia vedere le camere, finalmente arriva un mozambico-jamaicano (solo per i rasta e l’erbetta che ipotizziamo non si faccia mai mancare) che ci fa scegliere tra camere con bagno privato con 4 posti letto (225 rand) o con bagno in comune (180 rand)…noi scegliamo quella con bagno privato mentre Raffa & Andrea B., Jael & Andrea F. optano per l’altra.
Preso possesso della camera da qualche minuto sentiamo bussare…Jael e Andrea F. non hanno trovato di loro gradimento la camera (parure di reggiseno e mutandine attaccata alla maniglia della finestra) e decidiamo di dividere la camera…(speriamo sinceramente anche di risparmiare qualche euro dividendo)…non c’è problema, la camera è piccola, il bagno microscopico ma è solo per una notte!
Doccetta e poi in pista, pronti a scoprire il volto di questa città.
Ci incamminiamo per le strade in cerca di un bancomat, un telefono e un negozio di articoli video…chissà se saremo soddisfatti!
Troviamo il bancomat e ritiriamo metical (1€ = ±33 meticales) senza problemi.
Chiediamo di un centro commerciale e ce lo indicano a una ventina di minuti di cammino…benissimo in marcia!
Le strade sono strapiene di persone, in ogni angolo chioschetti vendono mandarini (che impareremo a conoscere bene) caramelle o biscotti, qua e là sul marciapiede vengono esposte mercanzie, da scarpe a batic, ogni cosa sia turistico che non.
Una cosa ci colpisce, siamo gli unici bianchi, ma qua sembra che non se ne curi nessuno!
Sotto il palazzo del centro commerciale c’è un affollamento di venditori di souvenirs e tutti ci chiamano,ci tirano guarda, mira, buen precio! Come ci si aspetta in ogni buon mercato africano da Tunisi a Maputo.
Entrati nel centro commerciale è un altro mondo!
Pulizia, ordine e progresso, il cammino di un paese tra i più disastrati per uscire dal tunnel tra dislivelli sociali e controsensi.
Gironzoliamo, ma in effetti non ci sfizia niente, tutto troppo artefatto.
Usciamo e ormai è ora di pranzo.
Diego avvista con famelica lungimiranza un ristorantino dall’altra parte della piazza “PIRATES”
Si mangerà pesce, speriamo!
Il menu è molto accattivante soprattutto per i prezzi che non hanno nulla a che fare con il Sudafrica e tantomeno con l’Italia) ma che scopriremo essere superiori ai prezzi mozambicani in genere ( paghiamo 27,6 € a coppia).
Mangiamo da stare male e tutto molto buono.
Rientriamo nel centro commerciale per chiamare Delito, il nostro amico di Maputo conosciuto da amici di amici a Cape Town dove era in vacanza.
La sera Delito ci viene a prendere e ci porta a casa sua, ci fa conoscere la sua famiglia e altri amici.
L’atmosfera è surreale, sembra che ci conosciamo da sempre, comunichiamo un po’ in inglese un po’ in un portoghese fantasioso improvvisato da Diego e Raffaella.
Mangiamo insieme una cena semplice ma gustosa e ci facciamo spiegare qualcosa di questo paese misterioso di cui non esistono guide turistiche o altre dritte e in cui noi ci siamo tuffati senza avere quasi idea su cosa avremmo trovato.
La situazione in alcune zone è veramente drammatica, ma sul mare dove staremo noi non dovremmo avere sorprese, nè di malattie (malaria ecc.) nè di altra sorta.
Delito ci da anche il numero di alcuni suoi amici a Tofo (la ns prima tappa) e a Vilanculos (l’altra tappa) per avere appoggio nel caso ne avessimo bisogno o anche solo per avere dritte su dove dormire.
Sono veramente una famiglia fantastica, hanno passato la guerra ma sono di una dolcezza e di una gentilezza meravigliose!
Dieci minuti prima eravamo estranei e ora siamo una famiglia..
Il loro amore ci rimarrà nel cuore per sempre, facendoci desiderare di poterli in un futuro riabbracciare…
Rientrati da Fatima prendiamo accordi per l’autobus che alle 5 della mattina ci porterà verso Tofo….Il tipo addetto alla gestione del Back packers prova a fare il furbo facendoci pagare la camera da 4 posti letto 225 rand a coppia…tot.450r
Allora un po’ ci agitiamo... ci siamo privati della privacy e della libertà per pagare di più di quanto avremmo speso se fossimo stati ognuno in una camera…Qualcosa non torna!!!! Gli facciamo gentilmente notare che il listino prezzi alle sue spalle dice una stanza da 4 = 345 rand lui dice che è sbagliato …non vogliamo avere problemi, dobbiamo ancora passarci la notte e subiamo e paghiamo ..ma in camera gli prometto tutta la pubblicità su internet più negativa possibile...
Sveglia all’alba e troviamo una busta infilata sotto la porta con un messaggio di scuse e con 105 rand che ci vengono restituiti: si scusa e ci restituisce i soldi???
Cosa è successo??
Le nostre ipotesi sono due anzi tre…1) la ragazza italiana che ha appena trasferito le sue valigie nella stanza del tipo ci ha messo una buona parola…
2)Andrea B che è stato l’ultimo di noi a parlagli a detto la frase magica che ha toccato il suo cuore..
3) uno di noi vedendo il nostro umore un po’ nero abbia simulato il tutto per renderci felici…
La verità non la sapremo mai…
Concludendo la mia opinione su Fatima è: informatevi e c’è sicuramente un’alternativa…non sono gli unici nella zona ..
La pulizia è proprio ridotta al minimo e in bagno ancora meno….e poi chiarite sempre tutto e magari fatevi scrivere la cosa pattuita a scanso di equivoci futuri…
Questo vale in tutto il mondo. MERCOLEDI’ 16/08/2006 Alle 04:30 troviamo due taxi 300 metical ad aspettarci, ci portano in quella che loro chiamano stazione ma è solo una tettoia all’aperto, con alle spalle un capannone…
Ancora una volta veniamo avvicinati a turno da locali…
Siamo un po’ diffidenti e prevenuti, alla fine capiamo che vogliono solo racimolare qualche soldo o aiutarci..
Ci dicono che l’autobus non partirà alle 5 ma alle 6 …Impareremo nei gg futuri la calma mozambicana .
Alle 6 apre, usando la fantasia, una sorta di biglietteria ..Paghiamo 640 mt a coppia con 50 mt di bagaglio..
La stazione è quella degli autobus OLIVEIRAS che da lontano sembra un autobus bello, più che decente ma poi più ti avvicini lo vedi nella sua completezza e ti chiedi: perché ami viaggiare coi mezzi locali.
L’autobus ha almeno 20 anni ed è vissuto, molto vissuto..
Appena prima della partenza la stazione si è riempita di ogni genere di venditori, da quelli dell’acqua, del pane, mandarini, dentifrici, zuppe calde ecc..
Sono bellissime le donne nei loro colori, con i loro bambini fasciati dietro la schiena..
A quei meravigliosi bambini mancheranno sicuramente tante cose chi i bimbi occidentali hanno, ma non gli manca certo il contatto e l’amore materno…Hanno il meglio senza saperlo..
Vengono sballottati su e giù ogni volta che la loro mamma si china, si muove e loro ridono senza problema…
Oliveiras per fortuna non è pienissimo, abbiamo circa tre posti per persona e viaggiamo comodi…
Le strade spesso non sono asfaltate, sono piene di buche.. attraversano tutti i paesini.
Non c’è molto nelle zone dove l’autobus si ferma e noi veniamo letteralmente circondati da donne con i loro bambini sulla schiena e con cesti sulla testa pieni di mandarini, banane ecc…o da ragazzini che vendono biscotti, bibite o frutta secca..
Visto che il viaggio è lungo approfittiamo anche noi di questo “negozio ambulante”.
Dal momento che i viaggi sono in media di tutta la giornata è probabile che si debba usufruire del bagno… ma non voglio soffermarmi troppo sulla descrizione.
Come consiglio cercate per tutto il tempo di essere stitici e per la pipì un luogo riparato è sufficiente..
Il bagno è una stanza buia illuminata solo da un finestrino dove tutti eliminano le loro scorie le quali si fermano dove vengono deposte perché non c’è acqua da tirare…il resto lo lascio alla vostra immaginazione..
Ma una cosa voglio chiarire: non sono certo questi piccoli disagi che mi bloccano o che mi fanno scappare da un paese…Serve spirito di adattamento...volersi tuffare nel loro mondo…e io rifarei tutto quello fatto in questo viaggio..
Arriviamo a INHAMBANE verso le 16:00, dove poi prenderemo un chapas per Tofo.
Recuperiamo gli zaini che nel frattempo hanno subito una metamorfosi: assomigliano a dei sacchi impolverati, rossi e appiccicosi visto i sacchi di patate e ogni cosa possibile con cui sono venuti in contatto e in più l’autobus è pieno di fessure, la polvere rossa delle strade li ha rivestiti…
Siamo letteralmente assaliti da orde di ragazzini e taxisti che di nuovo vogliono accompagnarci …la maggioranza grida da Fatima da fatima!! (no grazie rispondo io!)
PRAIA DO TOFO, INHAMBANE - MOÇAMBIQUE
Tel. +258 (0) 82 4145730 and +258 (0) 82 3070870 Fax: (+) 258 1 300305 Email: fatimas@tvcabo.co.mz
Siamo decisi ad avere una sistemazione migliore, giochiamo la carta “amico di Delito” telefoniamo a Nimberto e dopo dieci minuti facciamo la sua conoscenza..
Conosce il posto e sa a chi chiedere..
Ci accompagna a Tofo con il suo fuori strada pieno dei nostri zaini e quattro di noi lo seguono sul chapas..
Alle 17:30 siamo al mare!
Ci sembra subito una zona molto tranquilla, nessuno si è sconvolto o agitato al nostro arrivo..
Come descrivervi Tofo: immaginate un T capovolta, voi arrivate dalla strada principale dove all’incrocio con la strada di sabbia si trovano delle baracche che fungono da negozi, da un lato c’è anche il mercato con frutta e verdura e poco più avanti c’è il mercato dell’artigianato locale.
Tofo è composto da una spiaggia lunghissima e rilassante, in riva alla spiaggia ci sono 2-3 resort nome che sicuramente rende più nel nome che nella realtà…e poi ci sono delle casette singole, possiamo chiamarle anche villette per il loro standard, sono molto semplici, essenziali ma ok!!
Nimberto ci trova la sistemazione in una delle villette in riva alla spiaggia, data in gestione a DONA MARIA e a suo marito.
La casa ha un salone enorme con cucina americana, con tutte le stoviglie, frigo e freezer, due camere da letto e il bagno..
Nel cortiletto esterno davanti alla case un portichetto con poltroncine in vimini e un pratino dietro la casa con tanto di filo per stendere e Barbecue..
Useremo tutto!
Visto che ci sono solo due camere Andrea & Jael si sacrificano molto generosamente e dormiranno in salotto su un materasso per terra per tutto il tempo..
La casa è essenziale ma pulita.
Dopo una bella e rigenerante doccia calda (doccia caldissima non proprio a norma di legge ha la resistenza per scaldare l’acqua dentro al doccione…) andiamo alla ricerca di qualcosa da mangiare …Poco più avanti c’è CASA BARRY
http://www.casabarry.com/
email: tofoscuba@teledata.mz
www.tofoscuba.com
Ci fa un’ottima impressione, poi esattamente in fondo alla via dall’altra parte c’è un altro diving: sembra ugualmente buono, i prezzi sono simili, ma Casa Barry ci ispira più fiducia ed è veramente a due passi dal nostro alloggio!
Ritorniamo e prenotiamo per domani alle 10:30 lo snorkeling Safari per vedere lo SQUALO BALENA (250 rand a testa 29 € ) poi alle 13:30 abbiamo la prima immersione (costo circa 40€ ad immersione) e prenotiamo per le 8 del gg successivo la 2° al MANTA REEF a 30mt di profondità per vedere le mante che si fanno pulire dai pesci addetti al lavaggio…tipo il lavaggio auto.
Per fare la 2° immersione visto che siamo tutti Open tranne la Raffa bisogna fare un esame e pagare 40 rand per l’esame e altri 40 per il supplemento carburante, visto che il luogo è un po’ più lontano.
Intanto prenotiamo poi vedremo…
La cosa più importante è fatta, ora ci rilassiamo,facciamo il bucato e ci organizziamo per la cena: abbiamo deciso che cucineremo il pesce in casa, risparmiando e mangiando di più.
Diego riesce a comprare 4 kg di gamberi dai pescatori locali al prezzo tot di 300 mt circa 10 €…altro che prezzo italiano e poi siamo certi che sono freschi..
Compriamo pomodori per il sugo, ananas, papaya, birra ecc…e ne viene fuori un’ottima cena e già pensiamo a quella di domani sera…
Abbiamo deciso di contraccambiare l’aiuto dato da Nimberto invitando lui e la moglie a cena da noi…
VENERDI’ 18/08/2006
Siamo carichi ed emozionati all’idea di aggiungere a tutti gli animali visti fin ora anche quelli marini…
Colazione da casa Barry …ne hanno una chiamata PADI..fatta di yogurt e muesly, ottima ed energizzante..
Alle 9:30 siamo al diving per sbrigare tutte le pratiche e compilare i moduli e trovare l’attrezzatura per l’immersione..
Sono una bella squadra e tutto si svolge velocemente.
Alle 10:30 partiamo.
Per prima cosa bisogna spingere in mare (e quando scrivo spingere intendo proprio spingere) il gommone arenato sulla sabbia, facendoti aiutare dal reflusso dell’onda.
Tutti devono spingere seguendo la tecnica già collaudata del diving.
E’ un po’ divertente!
Una volta in mare il gommone viene lanciato a tutta velocità o quasi..in alcuni casi voli letteralmente sull’ acqua con i relativi salti e atterraggi che ne seguono..
Io non amo Gardaland, non amo le giostre e non mi diverto per niente…sono l’unica pizza della compagnia…gli altri si divertono tantissimo.
Anche il mio stomaco non apprezza e inizia a segnalare la sua presenza..
In cosa consiste lo snorkeling safari?
Se l’avessi saputo non l’avrei fatto….
Si va in giro alla ricerca dello squalo, c’è anche l’omino sulla torretta per facilitare l’avvistamento e una volta localizzato la tipa del diving (in questo caso Tania ) urla: “Ora!”
Tutti si buttano in acqua dirigendosi freneticamente verso il luogo dove è stato visto…Un
Un piccolo resort completo di tutto e sarà il nostro punto di riferimento per quel che riguarda il cibo. Ceniamo nella terrazza del suo ristorante: cibo ottimo e abbondante, prezzi normali non economicissimi (mangiando un tot paghiamo 450 rand in tot :17,6 € a coppia).
GIOVEDI 17/08/2006 Giornata dedicata al relax, dobbiamo recuperare energie, dall’inizio della vacanza ci siamo sempre alzati all’alba se non prima per riuscire a fare tutto, anche se vi devo confessare che poi alle 22:00 in media eravamo tutti cotti e si andava a letto, conciliando il sonno con una buona lettura, sonno che non tardava mai ad arrivare.
Ci svegliamo per le nove e andiamo a fare colazione da Casa Barry, ci sono ottime colazioni con una buona varietà di scelta a prezzi europei (10 € a coppia).
Ci concentriamo poi alla ricerca del Diving visto che i gg successivi sono dedicati all’immersioni.
All’interno di casa Barry c’è un diving Padi 5 stelle
TOFO SCUBA tel:+258 (0)232 9030 cell:+258(0)828 26014
problemino c’è: l’animale non sta fermo e non ti aspetta, quindi di una ventina che siamo solo alcuni lo raggiungono..i più veloci e quelli con meno pare…
Io lo ammetto sono paurosa, ho la mia tecnica per scendere dal gommone, ho paura delle profondità e delle bestie cattive…e appena mi butto giù la prima volta, mi trovo una bella medusa davanti…il mondo si ferma in quel momento!
Ora il mio obbiettivo non è più vedere lo squalo ma evitare le meduse!
Il tutto è molto frenetico..ti butti…3-4 minuti alla ricerca dello squalo balena e poi risali, il gommone si sposta e tutto si ripete..
Ci ributtiamo ma io e Diego siamo troppo lenti e poi l’idea di andare sopra ad uno squalo di 6,7 metri anche se innocuo un po’ ci blocca..
Alla terza possibilità io e Diego abbiamo gia rinunciato, io ho lo stomaco sotto sopra e Diego non è così sicuro di volerlo vedere…gli altri sono entusiasti…
Vediamo dal gommone lo squalo a pelo d’acqua, una manta bella grande e da lontano le balene che saltano…Raffaella si butta ma appena scesa urla e risale…una “medusina” con i filamenti blu lunghi un metro l’ha presa nel collo ed è rimasta nella muta…non sono attimi piacevoli per lei principalmente e per noi che l’aiutiamo.
Diego gli stacca i filamenti dal collo, urticandosi a sua volta una mano, poi gli versiamo dell’acqua (l’unica cosa che abbiamo…)
Io nel frattempo dondolata dalle acque ho provveduto a donare la mia colazione ai pesci.
Non vedo l’ora che tutto finisca.
Un’altra signora poco dopo segue il mio esempio...Che allegria!!
Si tuffano altre due volte e poi si torna a riva saltando sulle acque visto che il mare è un po’ mosso, anche se il ragazzo che guida è comunque bravo. Una volta vicini a riva ti dicono di tenerti ben stretto e lanciano il gommone verso la sabbia alla velocità massima..si arena di nuovo.
Rientriamo ed è gia ora di uscire per l’immersione vera, io non ho nessuna voglia:
tra il mal di mare e la mancanza di esperienza…(ho preso il brevetto a Giugno con Diego e Jael e a parte le immersioni per l’esame non ne ho fatte altre)
Tania capisce tutto ed è molto carina, incoraggiante e rassicurante..
Per prima cosa mi da una pastiglia contro il mal di mare e mi promette di essere la mia ombra.
Ok ,bisogna rompere il ghiaccio anche per tutto quello che ho pagato per avere il brevetto.
Al diving troviamo tutta l’attrezzatura pronta solo da controllare e montare, su ogni pezzo c’è il ns nome. Sono un ottimo diving.
Come prima esperienza all’estero è veramente ok!
Ci prepariamo, facciamo il breafing e Raffaella che per fortuna si è ripresa dall’incontro con la medusa, mi traduce visto che è tutto in inglese.
Ecco la storia che si ripete…Spingere il gommone in acqua ecc.
Una volta sul posto cercano il punto esatto con il gprs e il dive master scende con il filo e noi dietro.
Tania e un’altra ragazza controllano il gruppo…C’è un po’ di corrente e Tania mi aiuta.
Una volta sotto sono molto tranquilla e non ho più problemi, mi godo l’immersione anche se devo trovare ancora il giusto assetto.
Le acque di Tofo sono piene di vita…uno dei miei sogni si materializza a due metri da me:da una cavità esce una tartaruga enorme e mi nuota davanti scomparendo velocemente nel blu.
Sono affascinata da questi animali: enormi ma così agili in mare…ne avevo viste nel Borneo Malese a Sipadan facendo snorkeling, ma questa è la prima che la vedo in immersione.
Vediamo tanti pesci che non sto ad elencare, una bella immersione vegliata dai ragazzi del diving, man mano che finiamo l’aria iniziamo a turno la risalita: il 1° è Diego che risale con l’altra ragazza del diving, poi più avanti sono io con altri due insieme a Tania e gli ultimi con il ragazzo guida.
Sento ancora il mal di mare mentre faccio la sosta di sicurezza e mentre aspetto che vengano a recuperarci col gommone ma almeno non rimetto.
Sono felice di averla fatta, ma io e Diego decidiamo di prendere le cose con calma e rinunciamo al Manta reef per fare un’altra immersione tranquilla a 18 mt..seguendo la scuola SSI (prima fai almeno 12 immersioni e poi puoi prendere il brevetto per i 39 mt). Voglio farmi con calma la mia esperienza. Grazie a Tania per aver fatto il suo lavoro in modo eccellente!
Una volta a casa ci dividiamo i compiti, fare la spesa visto che questa sera abbiamo ospiti…Compriamo un trancio di barracuda da fare alla griglia e degli spaghetti da fare al sugo con i gamberi.
Ci gasiamo all’idea degli spaghetti cucinati da dei veri intenditori della pasta!!!
Beh, non comprate mai pasta all’estero a meno che non venga dall’Italia, puntate solo su spaghetti italiani o scegliete del riso….
Ne risulta un attentato alla vita dei nostri ospiti più che invito a cena; i nostri spaghetti diventano una colla immangiabile facendo perdere di qualità all’ottimo sugo fatto da Diego.
Risolleviamo la cena con il pesce alla griglia e i gamberi saltati in padella.
Meno male che gli piace il pesce visto che sul posto non c’è molta scelta.
Ne esce una bella serata, comunicando in italiano, portoghese, spagnolo e un poco d’inglese.
Appena gli ospiti se ne vanno i miei amici iniziano a studiare per l’esame di domani in inglese, meno male che noi abbiamo cambiato idea…

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