Dive site Fiji


Località: L'arcipelago delle Fiji si trova in Oceania nell'emisfero sud del mondo. Si estende nell'Oceano Pacifico Meridionale incastonato tra l'Australia e la Polinesia.

Clima: Il periodo migliore per immergersi alle Fiji è l'inverno da aprile ad ottobre, quando piove meno e il rischio ciclonico è basso. La temperatura del mare è di 26°. Consigliata una muta di 5 mm. Gli squali toro frequentano Beqa Lagoon da febbraio a settembre. Nei mesi da ottobre a gennaio si spostano per accoppiarsi. La visibilità sott'acqua è piuttosto scarsa, caratteristica comune a tutte le isole.

L'immersione: La scelta cade su Cathedral Reef, a quindici minuti dal Coralview Island Resort sull'isola di Tavewa nelle Yasawas. E' lo shark dive meno conosciuto ma indubbiamente il più bello ed entusiasmante delle Fiji e supera quello iper pubblicizzato e commercializzato di Beqa Lagoon, a Pacific Harbour, sud di Viti Levu. Certo, a Cathedral Reef non c'è lo squalo tigre (molto difficile da vedere anche a Beqa per la verità), ma gli squali toro Zambesi (Carcharhinus Leucas) sono così vicini che arrivano a sfiorare i piedi dei subacquei e li puntano dritti in faccia. La scena non è offuscata dalla miriade di pesci in frenesia alimentare (come al Bistro di Beqa), la visibilità è molto migliore e l'aspetto logistico del dive site permette di ammirare lo spettacolo a ridosso della corda praticamente in simbiosi con gli squali sul fondale sabbioso. Le guide e gli "shark feeder" del Coralview sono disinvolti e rilassati e lasciano che i subacquei vivano questa eccitante immersione senza troppo pressarli, a differenza dello staff di Aqua-Trek di Beqa Lagoon che li limita nelle riprese video, stigmatizzando ogni lieve movimento, anche solo quello di allungare le braccia al fine di direzionare l'obiettivo della macchina fotografica per inquadrare la scena. E' vero, sono tutte legittime misure di sicurezza atte a preservare e proteggere, ma appaiono forse un po' eccessive, perché tutto sembra tranne che gli squali abbiano intenzione di attaccare inermi fotografi che tentano di vincere la nebbia che avvolge la scena con qualche lieve manovra di avvicinamento! In più, per tenere il gruppo tutto insieme, l'immersione a Beqa Lagoon si svolge in scarsi venticinque minuti (la durata si adegua ai livelli di consumo d'aria più bassi, per garantire il numero massimo di ventidue persone alla volta, con il risultato di un eccessivo affollamento sott'acqua che, per interessi commerciali, penalizza i subacquei più esperti che consumano meno e sono costretti a risalire), nonostante il prezzo pagato sia piuttosto elevato. Anche l'altro diving center di Pacific Harbour, Beqa Adventure Divers (che pratica l'hand feeding, offrendo il cibo con le mani agli squali piuttosto che calarlo dall'alto rovesciandolo dai bidoni come fa Aqua-Trek) è blindato e se non ci si prenota mesi prima è impossibile trovare posto. Gli staff dello shark feeding che operano a Beqa appaiono demotivati e poco coinvolgenti. Forse sono sottopagati dai proprietari stranieri (Brandon Paige sudafricano di Aqua-Trek e Andrew Cumming inglese di Beqa Adventure Divers) o hanno i loro motivi (fa eccezione Valerie Sovea, la gentilissima e sorridente Reservations Manager di Aqua-Trek che si fa in quattro per trovare un posto a chi, venuto dall'altra parte del mondo, si ritrova incautamente ma incolpevolmente senza una prenotazione!). Sta di fatto che lo shark feeding più famoso al mondo appare indubbiamente impressionante, ma la gestione è alquanto deludente. Ed è inevitabile il paragone con quello delle Bahamas, dove la messa in scena è curata in tutti i dettagli, l'impatto spettacolare è ottenuto con consumata perizia da un'affascinante regia e la professionalità delle guide subacquee ha l'effetto di incantare come se si fosse a teatro.
E' così anche alle Yasawas, a Cathedral Reef, nonostante alcuni squali promessi abbiano dato forfait (i martello non sono più stati avvistati e i leopardo e i limone si fanno desiderare!). In compenso, pinna bianca, pinna nera, pinna argentea, grigi e nutrice fulvi appaiono regolarmente (sette diversi tipi di squalo sono garantiti anche a Beqa Lagoon). Lo shark dive di Tavewa, inconosciuto dai più, è stupefacente ed adrenalinico, con pochi sub in acqua, coloro che con la ricerca e la curiosità sono riusciti a scoprire un altro di quei segreti tenuti ben nascosti dalle isole Fiji.

Incontri ravvicinati: Branchi di squali martello smerlati (Sphyrna Lewini) nel blue a Dreamhouse, Savusavu, isola di Vanua Levu ed eleganti mante in gruppo nel canale di Drawaqa dal Barefoot Island Lodge nei mesi invernali (la nostra estate) alle Yasawas. Pesci pipa e pipistrello, ballerine spagnole, enormi meduse e tartarughe, splendide razze dalle ali a punta e coralli molli e duri fanno delle Fiji un paradiso subacqueo, nonostante i tratti estesi di barriera distrutta dall'ultimo ciclone e la visibilità non eccezionale. Le isole Fiji sono definite la capitale mondiale del soft coral per la presenza di distese infinite di corallo bianco, di magic coral che al lieve tocco cambia colore e di anemoni dal cuore rosso vivo.

Con chi: Dive Yasawa Lagoon, presso il Coralview Island Resort, sull'isola di Tavewa, Yasawas. Effettua lo shark dive con gli squali toro a Cathedral Reef da soli cinque anni ma ne fa l'immersione più emozionante delle Fiji.
Reef Safari Diving, presso il Barefoot Island Lodge, sull'isola di Drawaqa, Yasawas. Il divemaster Keni, professionale e coinvolgente, guida i subacquei in immersioni meravigliose sia nell'house reef sia nei siti più lontani, come a Tavuniko Point per osservare gli squali grigi.
KoroSun Dive, a Savusavu, gestito informalmente dai simpaticissimi Colin e Janine, offre una delle più eccitanti immersioni di Vanua Levu nel sito chiamato Dreamhouse alla ricerca degli squali martello.

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