INDONESIA
ARCIPELAGO
DI ALOR
::Estate
2007::
Alor é un angolo incantato del mondo.
Situata a nord di Timor Ovest e ad est di Flores nella regione di Nusa
Tenggara, fa parte dell'Arcipelago di Solor & Alor,
una catena di isole selvagge bagnate dal mar di Banda. Abitata da cinquanta
differenti tribù, Alor (come la vicina Pantar)
ha ancora uno stile di vita tradizionale e fino agli anni '50 vantava
la presenza di superstiti cacciatori di teste! Le popolazioni dei remoti
villaggi delle montagne sono povere e non avvezze alla presenza occidentale.
Il mix di culture, le diverse lingue e i culti indigeni animisti ancora
sopravvivono proprio a causa dell'isolamento e delle difficoltà
logistiche che rendono molto difficile viaggiare nell'interno dell'isola.
Nonostante nuove strade siano state costruite, il mezzo di trasporto
più comune resta ancora la barca. Ad agosto si svolge una grande
fiera nella capitale Kalabahi, in concomitanza con
la regata di barche a vela e l'arrivo di yacht, in prevalenza dall'Australia.
E' una grande festa, durante la quale gli abitanti di Alor si esibiscono
in danze lego-lego e vendono i loro prodotti artigianali. Il
più caratteristico é l'ikat, un tessuto
composto di intricati disegni riprodotti con antica arte manuale. I
fili vengono tinti grazie ad un abile e minuzioso procedimento prima
di essere intrecciati tra di loro. I colori delle tinture sono ricavati
dalla natura, come il luminoso ruggine delle radici dell'albero kombu
e il blu intenso della pianta dell'indigo, e donano al cotone
dell'ikat una splendida armonia cromatica d'insieme.
Ma é il mare che stupisce, il mare che emoziona.
Il mare che non si dimentica.
Solcare in barca le acque turchesi dello stretto che separa Pulau
Alor da Pulau Pantar, allerta i sensi assopiti
e li catapulta in passioni intrattabili. All'improvviso, dalla superficie
scintillante di plankton dalle mille sfumature di verde, celeste e blu
cobalto, fanno capolino famiglie di delfini giocosi,
i marlin e i pesci vela saltano in
acrobatiche piroette tra lo stupore dei naviganti e la lunga pinna nera
di un mola mola (pesce luna) appare inaspettatamente,
mostrando la sua rotonda silhouette nella trasparenza del mare. Le insenature
di Pulau Pura, orlate di palme lontar e dimora
di piccoli insediamenti di pescatori, sono il parco giochi dei bambini,
che remano abilmente su sottili imbarcazioni a bilanciere ricavate dal
tronco degli alberi e si avvicinano alle barche. Non vengono per chiedere,
ma per regalare. Regalano i loro sorrisi, solari, contagiosi.
Al tramonto, quando la baia di Pulau Kepa si infuoca
di un rosso mattone, gruppi di squaletti pinna nera
fanno la loro apparizione e corteggiano gli apneisti tutti in circolo,
come in un saluto rituale.
Con un pò di attenzione alle correnti, a volte forti, lo snorkelling
riserva altri curiosi incontri: colorati gamberetti mantide,
tartarughe stanziali, aragoste che
si nascondono, sperando di non diventare miseri trofei per soddisfare
il dubbio gusto di qualche irrispettoso turista. Alor é
il regno della subacquea, decisamente all'altezza della sua
fama. Considerata uno dei posti migliori del Sud Est Asiatico, presenta
una barriera corallina spettacolare e piena di vita,
un paradiso per la microfauna. Cavallucci marini pigmei, pesci
rana, nudibranchi e murene nastro si mimetizzano tra le alcionarie,
mentre tonni, aquile di mare e pesci napoleone assecondano
pigramente la risacca. E' vero anche che la pesca selvaggia
agli squali ha privato di questi splendidi esemplari un luogo
del mondo che ne aveva fatto il suo fiore all'occhiello, rendendo ormai
rarissima l'eventualità di imbattersi in uno di loro, ad esclusione
di qualche occasionale nutrice e pinna bianca di reef. E' un peccato
e ci si chiede ancora una volta perché
la crudele pratica dello shark finning, che ha decimato
la popolazione degli squali per rifornire i mercati asiatici, continui
impunemente. Evidentemente la preparazione della zuppa di pinna di squalo
é più redditizia del preservare la sopravvivenza degli
animali più antichi del mondo, collocati in cima alla catena
alimentare degli oceani, anello essenziale dell'ecosistema marino e
patrimonio dell'umanità intera.
Un patrimonio che, senza produrre alcun profitto, ha un valore inestimabile
per tutto il pianeta.
Come
arrivare.
Voli da Kupang, Timor Ovest, per Kalabahi. Prezzo solo
andata 40 €. Gli ATR da 48 posti della compagnia Trans Nusa
sono quasi sempre fully booked; di conseguenza la pazienza, un
sorriso ed avere già la prenotazione dell'alloggio sull'isola,
possono aiutare ad accorciare i tempi d'attesa. Numero di telefono per
prenotazioni sms Trans Nusa /Trigana: 0062 0815 2902 5555. I traghetti
che effettuano servizio pubblico tra le isole di Nusa Tenggara Est
raggiungono Alor. Da/per Lembata, da Flores per Pantar.
Dove
dormire. La
maggior parte dei viaggiatori che raggiunge la remota isola di Alor, alloggia
su Pulau Kepa. La Petite Kepa, gestita
da una coppia di francesi, é composta di alcune capanne costruite
in stile tradizionale. Il tetto di bambù e foglie di palma copre
il soppalco dove si dorme, mentre il piano di sotto consiste nel tipico
lopo, un largo spazio circolare adibito a "tinello"
e zona relax. E' qui che si accomoda il governatore di Alor in visita
"ufficiale di cortesia", col suo codazzo di dignitari e mogli
al seguito, in occasione della fiera di Kalabahi. I giornalisti danno
molta risonanza all'evento e invitano i viaggiatori stranieri ad unirsi
agli ospiti d'eccezione.
L'illuminazione de La Petite Kepa é prodotta dal sistema dei pannelli
solari e l'acqua dolce viene rifornita dalla vicina isola di Alor, in
quanto Pulau Kepa ne é priva. Anche i servizi igienici in comune
(quattro mandi) contribuiscono al risparmio idrico, servendosi
dell'acqua di mare per lo scarico delle toilette alla turca. Motivazioni
culturali invitano gli ospiti a lasciare le scarpe fuori dalle abitazioni
e dagli spazi comuni. Con tutto il rispetto dovuto, essere costretti ad
entrare nei bagni in comune senza ciabatte risulta incomprensibile, oltre
che alquanto ripugnante! Di notte, alla luce della luna o a lume di torcia,
beh....si trasgredisce volentieri alla regola all'insaputa di tutti (o
forse di nessuno, perché lo fanno tutti!). Le caprette che si nutrono
degli arbusti degli alberi, rompono il silenzio stellato delle serate
incantate di Kepa ed é l'unico rumore che movimenta l'atmosfera,
in concorrenza soltanto con il dolce sciabordio delle onde del mare.
Il proprietario francese Cedric dirige il centro immersioni alor-diving,
che ogni giorno esplora il mondo sottomarino delle isole limitrofe. La
gestione é molto disinvolta, al punto che ai subacquei non viene
chiesto di mostrare alcun brevetto o logbook né tanto meno di firmare
alcun modulo. Si paga in rupiah o in euro e due immersioni costano
60 € incluso l'equipaggiamento.
Il costo della permanenza a La Petite Kepa é di
100.000 rupiah (8,50 €) al giorno a persona. Comprende i
pasti e il trasporto sull'isola dal vicino villaggio di Alor Kecil. Baba
Sere si occupa di organizzare la breve traversata da una riva all'altra,
ma può capitare che, per dimenticanza o noncuranza, la barca de
La Petite Kepa non sia disponibile e si sia costretti ad accettare l'offerta
di altri barcaioli locali che possono sparare cifre fino a 50.000 rupiah
(il prezzo standard non dovrebbe superare le 10.000 rupiah a persona).
Il bemo dall'aeroporto di Kalabahi ad Alor Kecil (1 ora)
costa 100.000 rupiah (8,50 €). Nonostante gli accordi presi,
non sempre la resort manda qualcuno a prelevare gli ospiti all'aeroporto
né li accoglie sulla spiaggia all'arrivo. Bisogna cavarsela da
soli. Qui tutto é molto approssimativo, e prima ci si adatta, meglio
si sta. In fondo, al di là della scarsa attenzione dei proprietari,
la posizione spettacolare e un mare ammaliante rendono Pulau Kepa un luogo
magico e foriero di incantesimi.
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