Viaggio 
          in Marocco by Dani e Diego
        Dopo mesi 
          di indecisione sulla meta delle nostre prossime ferie estive io e mio 
          marito abbiamo deciso per il Marocco. Il desiderio di dare ai nostri 
          occhi la possibilità di vedere mondi diversi dal nostro ,culture 
          che affascinano e sorprendono e’ sempre molto forte in noi.
          Siamo turisti fai da te,ma non andiamo in giro sprovveduti,dove e’ 
          possibile vogliamo prevenire ed evitare i guai.
          Un grazie in anticipo a chi prima di noi ha scritto il suo racconto 
          fornendo tutte le indicazioni possibili per organizzare un viaggio nel 
          miglior dei modi.
          Come per altri viaggi ho racchiuso tutte le informazioni trovate sul 
          Marocco in una guida personalizzata , dove ci sono i consigli di chi 
          c’è stato prima di noi,cosa vedere e non vedere;cosa mangiare,dove 
          dormire,cosa evitare,che escursioni fare,cosa comprare…di tutto 
          un po’..
          Se volete una cosa più approfondita sul Marocco e che coinvolge 
          l’opinione di molte persone scaricatevi la nostra GUIDA MAROCCO 
          sul sito www.viaggiareconpassione.com all’indirizzo www.viaggiareconpassione.com/racconti/marocco-dani.htm
        Prima di 
          iniziare a leggere il nostro racconto dettagliato sulla nostra vacanza 
          vi dico subito quali sono le nostre conclusioni cosi deciderete se continuare 
          la lettura …a noi il Marocco è piaciuto perché ci 
          ha permesso di vedere nuove culture,un nuovo mondo.lo definirei un paese 
          VIVO.
          La gente è gentile e cordiale e non abbiamo avuto paura in nessuna 
          occasione anche se lo abbiamo girato completamente all’avventura 
          e fai da te…
          Si spende veramente poco....l’importante è trattare sempre:noi 
          per dormire abbiamo speso per 7 notti solo 199 euro in due
          Per mangiare a MARRAKECH abbiamo speso in media dai 6-7 euro in due(è 
          logico che dipende da dove e quanto mangiate e che i ristoranti turistici 
          sono molto più cari)
          Per i traporti ci siamo affidati ai treni e agli autobus e ci siamo 
          trovati benissimo nel racconto trovate la spesa per ogni singolo tragitto 
          ma è notevolmente inferiore alle tariffe italiane.
          Abbiamo fatto anche l’escursione nel deserto affidandoci ad un’agenzia 
          locale e abbiamo speso 70 euro e testa per due giorni,con una notte 
          nel deserto….leggete poi il racconto
        Per qualsiasi 
          domanda e dubbio vi possa sorgere noi siamo felici se possiamo di rispondervi 
          come altri hanno fatto con noi..Ecco il nostro indirizzo:
          didodandan@fatwebnet.it
         
        PRECISO 
          CHE ABBIAMO AVUTO UNA VACANZA MOVIMENTATA PER COLPA DI UN PROBLEMA ALLA 
          MACCHINA CHE HA CAMBIATO I NOSTRI PROGRAMMI , QUINDI SE VOLETE SOLO 
          IL RACCONTO SUL MAROCCO DOPO I PRIMI DUE GIORNI PASSATE DIRETTAMENTE 
          AL 11/08/05….
          Passo al racconto della nostra vacanza:
        MERCOLEDI’ 
          03/08/2005
        Partenza 
          in macchina da Reggio Emilia alle 03:30 arrivo a Barcellona alle 14:00 
          circa.
          Autostrada in Francia solo di pedaggio 39,4 euro; autostrada in Spagna 
          10,15 euro.
          Diesel fino a Barcellona 140 euro.
          (Prima di cominciare preciso che con il senno di poi avremmo sicuramente 
          organizzato diversamente gli spostamenti risparmiando soldi e tempo;per 
          esempio volo fino a Siviglia con la Ryan air, autobus fino a Tarifa 
          e spostamenti in Marocco in treno o autobus. Ma comunque ormai…)
          Pomeriggio e notte per riprendere le energie passata al FOURMULE1 catena 
          francese che si trova anche in alcune zone della Spagna e che permette 
          di avere un buon letto per dormire e prezzi contenuti. Camera pulita 
          con tre posti letto ,il lavandino più televisione e aria condizionata 
          il tutto per 32 euro a camera. Per indirizzo esatto cercate sul sito 
          www.fourmule1. com
          Passeggiata in centro a Barcellona sulla Rambla (non e’ questo 
          il momento per dirvi di quanto sia meravigliosa Barcellona ma se non 
          l’avete già visitata come abbiamo fatto noi in una vacanza 
          precedente allora vi consiglio se potete di sostare qualche giorno in 
          più) cena nella zona del porto olimpico fermata della metro Ciuttadella. 
          arrivati in prossimità del porto troverete tantissimi locali 
          bar e piccole discoteche circa nel mezzo si trova il REY DE LA GAMBA 
          ( p.° joan de borbo’ 46). Ottimo locale dove mangiare del 
          buonissimo pesce fino a stare male ad un prezzo non esagerato.
          Chiedete una frittura o una grigliata di pesce per due persone al prezzo 
          di 40 euro totali e vi garantisco che difficilmente vuoterete il piatto.
          Dopo una buona dormita verso le 7 ripartiamo.
        GIOVEDI’ 
          04/08/2005
        Ripartiamo 
          seguendo le dritte di un nostro amico virtuale trovato su turisti per 
          caso dove consigliava di passare via Madrid ma in fin dei conti non 
          ci è sembrata la scelta migliore anche se abbiamo risparmiato 
          qualcosa sul pedaggio.
          Avevamo speso un sacco di soldi per i dovuti controlli all’automobile 
          (gommista ,meccanico ,elettrauto) ma questa ha deciso di farci dispetto 
          accendendo una spia a noi sconosciuta e calando di potenza.
          La tentazione di ignorarla e’ fortissima poi la voce della saggezza 
          o della paura ,che in terra araba fosse sicuramente più complicato 
          trovare un concessionario Renault e comunicare in arabo, ci costringe 
          a fermarci in un piccolo paese privo d’interesse turistico di 
          nome Manzanares (vicino a Ciudat Real).
          Il meccanico dopo i controlli fatti collegando un loro computer con 
          la centralina della ns auto ci dice che non e’ una cosa seria…sospiro 
          di sollievo da parte nostra..
          Ma le ore passano e lui cambia espressione ;telefoniamo al nostro meccanico 
          in Italia per chiedere consiglio..fatto sta che siamo stati colpiti 
          da una cosa rarissima ,detta del meccanico e’ stata la mala suerte..
          Vi spiego brevemente: ci puliscono una valvola,e a detta del meccanico 
          italiano ,NON serve un azzeramento della centralina mentre il nostro 
          tecnico spagnolo ha voluto riprocessare tutta la macchina e a quel punto 
          la nostra centralina non ha più voluto prendere i codici dei 
          4 iniettori e la spia non si e’ più spenta.
          Che fare andare ugualmente in Marocco visto che a detta sua la macchina 
          non ha nessun problema e ha perso solo un po’ di potenza?
          Noi e il meccanico italiano ci chiediamo se non ha nessun problema perchè 
          non prende i codici e non riesce ad andare oltre ai 130 km orari in 
          pianura?
          Decidiamo di lasciare la macchina una notte nella concessionaria Renault 
          e sperare che lasciando batteria scollegata e motore freddo l’indomani 
          abbia luogo il miracolo…
          Siamo costretti ad andare in un albergo della zona ;un tipo che doveva 
          fare un controllo alla sua auto si e’ offerto di accompagnarci 
          ad un hotel abbastanza economico di sua conoscenza.
          Gli spagnoli sono davvero gente cordiale e calorosa non sono mai scontrosi 
          o scocciati se tu gli chiedi un’informazione.
          Ritorniamo a noi, ci porta all’hotel MENANO (virgen de la paz 
          20,telefono: 926 61 09 16 Manzanates ) due stelle ma per me ne aveva 
          almeno cinque non capisco con che criteri li valutino..albergo di lusso 
          con luce nei corridoi che si accende al nostro passaggio e una camera 
          enorme con tv e aria condizionata e un bagno altrettanto grande con 
          doccia con idromassaggio.
          Per darvi un’idea nelle cose che lasciano per i clienti oltre 
          al solito sapone e bagnoschiuma c’erano due spazzolini da denti 
          con rispettivo dentifricio,due rasoi da barba con la schiuma e due spazzole 
          per le scarpe.. dimenticavo c’e’ anche il phon ,il tutto 
          per 48 euro a camera.
          Non voglio dire che sia poco ma in Italia una camera cosi la fanno pagare 
          almeno il doppio per non dire il triplo.
          Usciti alla sera per la cena giriamo velocemente per il paese ma non 
          vediamo molti ristoranti o trattorie…
          L’unica è quella di fronte al nostro hotel,si tratta di 
          una piazza dove hanno sistemato un sacco di tavolini e si mangia all’aperto 
          è piena di gente ,servizio abbastanza veloce e prezzi normali.
          Noi per due bottiglie acqua grandi e un bicchiere di birra una bruschetta 
          al prosciutto crudo ,un’insalata mista e una grigliatina di carne 
          abbiamo speso 23 euro. 
        VENERDI 
          05/08/2005
        La mattina 
          colazione in hotel con 5 euro.
          Telefoniamo al concessionario Renault e dopo dieci minuti e’ davanti 
          al nostro hotel dicendo: no bueno!
          Paghiamo per il lavoro svolto 95 euro e con un muchas gratias ce ne 
          andiamo.
          La vacanza e’ rovinata,depressi ci consultiamo su cosa fare,l’unica 
          cosa sicura e’che con la macchina in condizioni di rischio non 
          andiamo in Marocco. 
          Dopo lo stordimento iniziale tre guide sul Marocco comprate e ore passate 
          su internet per conoscere le esperienze altrui; ci consoliamo cercando 
          un piano e una vacanza alternativa: Spagna ,Portogallo e Francia hanno 
          tanto da offrire e se avremo di nuovo dei problemi con la macchina non 
          siamo in un mondo e con una lingua completamente sconosciuta.
          Ci dirigiamo a Cordoba; città che non abbiamo ancora visitato 
          nella vacanza del 2002.
          Arriviamo e non abbiamo molta voglia di girare e trovare un albergo 
          ad un prezzo più conveniente sempre che esista.
          Appena entrati in città vediamo l’hotel MARIANO via avda 
          de cadiz 60 cordoba telefono 957 294 166 (www.josuba.com e-mail:hotelmariano@josuba.com) 
          
          Stabile enorme e sicuramente datato ,niente di lussuoso come quello 
          appena lasciato ,stanza più piccola ma con aria condizionata 
          e pulita.
          Pagato 45 euro per una notte.
          Il caldo e’ veramente opprimente aspettiamo le 18:30 prima di 
          decidere di iniziare la nostra visita alla città.
          Sbagliato, bisognava aspettare almeno altre due ore per non grondare 
          dal caldo.
          Dal nostro hotel raggiungiamo tranquillamente la zona antica a piedi 
          in dieci minuti,una bella passeggiata visto il paesaggio se non fosse 
          per il caldo che rende tutto opaco ai nostri occhi. 
          La città è in fase di ristrutturazione e notiamo girando 
          che all’interno ci sono molti hotel ad un prezzo inferiore, quello 
          più basso visto è di 30 euro per una camera nel centro 
          dietro la medina.
          Il mio consiglio è se non siete esausti, di parcheggiare la macchina 
          visto che è impossibile o quasi raggiungere gli alberghi con 
          la macchina, portarvi dietro se non sono una marea i vostri bagagli 
          ed addentrarvi nel centro storico , chiedete e poi sceglierete quello 
          che più vi ha ispirato.
          Noi preferiamo sempre spendere 5 euro in più ma essere tranquilli 
          di trovarci in un luogo pulito.
          Ma ognuno fa’ la sua scelta e conosce il suo portafoglio.
          A Cordoba tutti i luoghi da visitare chiudono entro le 19:00,quando 
          normalmente si inizia ad uscire. Ci facciamo un giro perdendoci nei 
          vicoli della Juderia e facendo shopping qua e là. Troviamo una 
          sala da the in stile arabo veramente carina e soprattutto fresca,entriamo 
          per rifugiarci dal caldo opprimente e scegliamo dal lungo elenco di 
          the caldi e freddi assortiti che compongono il menù.
          Ma nel ns girovagare niente sveglia la nostra voglia di vedere e vivere 
          la città.
          I negozi, visto uno visti tutti,pieni delle solite cose; abbiamo ancora 
          la testa verso il Marocco. Domani mattina con il fresco visiteremo la 
          mezquita ;
          nota molto importante: alla mattina dalle 8:30 fino alle 10:00 aprono 
          i cancelli e la fanno visitare gratis,si risparmiano ben 6 euri.
          Rientrando attraversiamo il caratteristico ponte romano : vi consiglio 
          di aspettare e vedere uno spettacolo per me insolito:migliaia di uccelli 
          radunati in stormi che volano nel cielo in attesa di poter scendere 
          sugli alberi vicino al fiume per passarvi la notte. sono tantissimi 
          sia in cielo che quelli che hanno gia trovato il posto dove dormire..Ci 
          sono alberi che cambiano colore ricoperti nei rami più bassi 
          di uccelli bianchi e nelle punte sono completamente neri.
          Non vi dico con esattezza i nomi degli uccelli per non fare brutta figura 
          ,forse storni e aironi. 
          Ceniamo nel ristorante dell’hotel che però e’ aperto 
          a tutti cosa che si è rivelata saggia perchè prendiamo 
          il menù del giorno che consiste in un primo,secondo ,dolce e 
          bevanda il tutto per 6,60 euro a testa.
          Porzioni buone ed abbondanti. Altre volte abbiamo constatato che mangiare 
          in un posto iper affollato di turisti non si ha un buon servizio.;si 
          mangia poco perchè le porzioni sono misere e si spende più 
          del dovuto.
          Ripeto ristorante Mariano sulla strada.
        SABATO 
          06/08/2005
        Approfittiamo 
          della visita gratis nella mezquita ,meravigliosa e doveva essere qualcosa 
          di veramente splendido al tempo della dominazione araba (ma il Marocco 
          sarebbe stato cosi?) punta di nostalgia…
          Facciamo un’altra passeggiata per la città godendoci il 
          fresco del mattino e poi a mezzogiorno rientriamo in albergo pronti 
          a lasciarlo e dirigersi verso Siviglia.
          Durante il viaggio io ci riprovo e se portassimo la macchina in un altro 
          concessionario Renault per vedere se si aggiusta?
          Diego non vuole spendere altri soldi inutilmente e non vuole ulteriori 
          delusioni,il nostro itinerario non cambia;Siviglia poi il Portogallo 
          precisamente l’Algarve e poi Porto,capatina a Santiago,breve soggiorno 
          nelle Asturie e via verso casa fermandoci a Bordeaux e poi un saluto 
          alla nostra amata Nizza.
          Addio Marocco.
          Arrivo nel pomeriggio a Siviglia,questa volta ci dirigiamo verso il 
          centro e ogni volta che vedo un Hostal o pensione mi fermo a chiedere 
          il prezzo. Il centro ne è pieno: c’è solo la scelta.. 
          Ne troviamo da 25 euro a notte ma chiediamo di vedere la stanza e oltre 
          essere veramente squallida abbiamo quasi paura di svegliarci la mattina 
          dopo senza un rene o senza portafoglio.(come sono cattiva ma dovevate 
          vedere le loro facce).
          Scegliamo la pensione hostal San Benito (in fondo a Canarios nel barrio 
          de Santa Cruz) 36 euro a notte con ventilatore in camera niente di speciale 
          ma molto pulita e poi siamo in centro. Non è facile parcheggiare 
          la macchina e visto che non ci servirà più la mettiamo 
          in un parcheggio custodito 14 euro per 24 ore proprio vicino a dove 
          dormiamo.
          Di nuovo ci chiudiamo in albergo visto il caldo torrido e decidiamo 
          di uscire solo alla sera ,ma anche qui sarà sempre troppo presto 
          e siamo costretti a rifugiarci in un bar e rinfrescarci e aspettare 
          che le ore passino.
          Il caldo non ci permette di apprezzare la città che è 
          comunque molto caratteristica e ha tanto da offrire. L’unica cosa 
          certa è che vogliamo rivedere uno spettacolo di flamenco (cosa 
          che avevamo già visto a Granada la vacanza del 2002).
          I prezzi vanno dai 12 euro,fino a 27 euro..
          Navigando su internet un ragazzo consigliava di recarsi in un bar dove 
          fanno tutte le sere spettacolo di flamenco non per i turisti ma per 
          il piacere di tutti.
          Coincidenza non è molto lontano da dove siamo noi. Lo cerchiamo 
          per avere un’idea del tutto.
          Lo spettacolo è gratis serve solo la consumazione ma il Sabato 
          e la Domenica si beve solo mentre gli altri giorni si mangia anche.
          Ceniamo leggeri nel ristorante el Cordobes in una via del centro dove 
          hanno il menù dal dia;nella mia insalata trovo due vermetti uno 
          che camminava tranquillo nel mio pomodoro;per fortuna non ne avevo mangiata 
          una sola foglia. 
          Ore dieci inizia lo spettacolo di flamenco ,sono tutti molti giovani 
          e alle prime armi,ma sono bravi e il luogo molto caratteristico ricorda 
          un racconto di Garcia Marquez…rende tutto fuori dall’ordinario.
        
          DOMENICA 07/08/2005
        
          Si parte per il Portogallo ma non siamo ancora sicuri su cosa fare: 
          vogliamo nuovi stimoli…andare o non andare in Marrocco?…la 
          paura di ciò che non conosciamo un po’ ci frena…decidiamo 
          di andare in Portogallo a riposare e vedere a mente più serena 
          cosa fare e come organizzare i bagagli…
          Il viaggio è tranquillo,finalmente arriviamo a Salema (qualche 
          km dopo Lagos) al campeggio Quinta dos Carricos di cui ci eravamo innamorati 
          nel 2002 ,è una maraviglia,si sta freschissimi.
        
          LUNEDI 08/08/2005
        Algarve…che 
          meraviglia!! Alte scogliere,calette non troppo affollate,aria fresca(di 
          caldo abbiamo già fatto il pieno in Spagna) e soprattutto relax.
          Diego ne approfitta e dorme fino a mezzogiorno nella ns tendina provvidenzialmente 
          caricata tra i bagagli perché non si sa mai…
          Il mio cervelletto continua a lavorare…VOGLIO IL MAROCCOOOO!!!
          Ma come???
          Passiamo il pomeriggio a zonzo per le calette,prima di rientrare passiamo 
          in un supermercato a comprare un po’ di carne per sfruttare il 
          barbecue che abbiamo a due passi dalla ns piazzola.
          Serata relax con un buon libro e un venticello fresco che ci fa scordare 
          il caldo patito in Spagna e che ci fa dormire divinamente
        
          MARTEDI 09/08/2005
        Sveglia 
          prestino (forse le 9?).Il tempo è cambiato,c’è nuvolo 
          e a occhio e croce tra un po’ verrà a piovere. Ne approfittiamo 
          e andiamo a capo Sao Vincente ,la punta estrema a sud-ovest del Portogallo. 
          Arrivati capiamo che non siamo stati gli unici ad avere l’ideona…c’è 
          una fila di macchine parcheggiate che sarà lunga un km. Noi parcheggiamo 
          ma invece di andare per la strada ci incamminiamo lungo la scogliera(la 
          vera attrazione del luogo) dove abbiamo quasi l’impressione di 
          essere soli!! Arrivati al faro,che naturalmente è chiuso per 
          restauri,ci fermiamo 5 mn ,guardiamo qualche bancarella di geodi e fossili 
          e poi fuggiamo in macchina giusto in tempo per non beccare la pioggia…ok 
          ormai è deciso domani partiamo per il Marocco,lasceremo la macchina 
          da qualche parte a Tarifa e ci muoveremo con mezzi locali,non saremo 
          liberi come avremmo voluto e non faremo tutto quello che avevamo organizzato 
          ma ormai nessuno ci può fermare..
        MERCOLEDI 
          10/08/2005
        Ci svegliamo,facciamo 
          una rapida colazione e smontiamo la tenda alla veloce,siamo in frenesia 
          ormai si parte…
          Viaggio tranquillo,arrivo a Tarifa:sembra l’unico luogo in cui 
          ci sia qualcosa nell’arco di km e c’è un caos terribile;noi 
          comunque troviamo subito il parcheggio in cui lasciare la macchina mentre 
          siamo in marocco ad un prezzo che equivale al biglietto del traghetto 
          per la sola auto,accettiamo.
          Decidiamo allora di trovarci una sistemazione per la notte,incredibile 
          tutti sono pieni anche volendo spendere oltre quello che ci eravamo 
          programmati (non sopra comunque gli 80 €) non troviamo una camera 
          che sia una…giriamo come dei pazzi per delle ore,arrivando fino 
          ad Aljazira ma non c’è nulla da fare...ok dormiamo in macchina!!
        GIOVEDI’ 
          11/08/2005
        Stiamo 
          dormendo d’incanto,l’ultima volta che ho guardato l’ora 
          erano le quattro e trenta quando veniamo svegliati da un urto violento 
          contro la nostra macchina .Quando mi giro vedo una toyota che ha piantato 
          il suo di dietro a velocità abbastanza sostenuta nel nostro di 
          dietro.
          E’ un incubo, cos’altro ci può succedere? Siamo ben 
          consapevoli che al peggio non c’è fine.
          Scende una ragazza tedesca che parla spagnolo e dice che ha voluto evitare 
          il camper parcheggiato sull’altro lato della strada trenta metri 
          prima di noi e non ci ha visti.
          Parlando capiamo che era in ritardo e che uscendo dal suo viottolo non 
          ha proprio usato gli specchietti retrovisori e andava di fretta.
          Fatto certo che noi comunque eravamo fermi e lei ci ha tamponati.
          La sua Jeep logicamente non si è fatta nemmeno un graffio,la 
          nostra credo in fatto di spesa si sia fatta parecchio male:tutto il 
          paraurti da cambiare visto che lei ci ha piantato il suo gancio da traino 
          dentro facendo un bel buco e in più anche tutto il portellone.
          Compiliamo la dichiarazione di constatazione amichevole d’incidente 
          mentre lei dice che ci pagheranno perché è colpa sua….
          La giornata è iniziata un po’ maluccio,si ricomincia di 
          nuovo con i se solo…
          Il fatto è che col buio della notte non avevamo notato che da 
          dietro potessero uscire delle macchine e in più ero certa che 
          all’alba sarei stata sveglia e che ce ne saremmo andati prima 
          che qualcuno si accorgesse della nostra presenza.
          La tipa ci ha tamponato dieci minuti prima del suono della sveglia. 
          
          Demoralizzati si ,ma non bloccati,decidiamo che tutto deve andare come 
          da programma ,forse se la macchina rimane ferma dieci giorni in un parcheggio 
          custodito non gli può succedere niente di grave. Speriamo!
          Non ci sembra vero mai siamo sul traghetto che ci porterà in 
          Marocco,non riusciamo a non pensare a tutte le disavventure che ci sono 
          capitate. Speriamo solo di riuscire veramente a ricaricare la mente 
          e poter godere di tutte le cose belle e varie che il Marocco ha da offrirci.
          Abbiamo preso il traghetto veloce (così dicono loro ma invece 
          dei 35’ minuti promessi ci mettiamo più di ora,non c’è 
          problema) a Tarifa e paghiamo in due 97,20 euro A\R.
          Arriviamo a Tangeri un po’ prevenuti,dopo quello che abbiamo letto 
          sulle false guide,sui procacciatori d’affari e i taxisti abbiamo 
          paura che una volta sbarcati saremo assaliti e aggrediti da una marea 
          di marocchini. Invece è esattamente il contrario,abbiamo una 
          discesa molto tranquilla, ci dirigiamo alla sinistra del porto dove 
          ci sono degli sportelli bancomat o degli uffici di cambio,noi preferiamo 
          prelevare direttamente. Finito,un’ uomo ci chiede gentilmente 
          se abbiamo bisogno di un taxi e dove siamo diretti..non abbiamo voglia 
          di contrattare e accettiamo subito un passaggio per la stazione dei 
          treni a 5 euro valigie comprese, è un grande taxi e ha già 
          una coppia d’inglesi a bordo, sono diretti in stazione e pagano 
          5 euro come noi.
          Arriviamo in stazione e spostiamo indietro di due ore le lancette dell’orologio 
          e siamo fortunati (almeno una volta ogni tanto) il treno diretto a Rabat 
          parte tra 30mn.
          Treno TANGERI- RABAT 89,50 DH a testa.
          Essendo il capolinea troviamo posto a sedere ,più avanti con 
          le fermate successive si riempirà fino all’impossibile.
          Il panorama è vario :vediamo le saline con gli uomini intenti 
          a spalare montagne di sale,
          uomini a dorso degli asini che lavorano la terra con il cavallo e passiamo 
          davanti ad una specie di fornace dove lavorano la terra per fare sia 
          i vasi che i mattoni.
          I nostri occhi sono avidi di cose nuove,nel nostro cervello questo passaggio 
          ha dato una sferzata di adrenalina.
          Di tutti i km che percorriamo in treno oltre la povertà e una 
          terra completamente lontana dalla nostra scopriamo una cosa onnipresente:il 
          loro modo di eliminare i rifiuti,buttarli semplicemente fuori dalla 
          città o in zone meno trafficate,ovunque si guardi si vedono sacchi 
          neri che volano,dopo che il loro contenuto si è degradato e si 
          è perso in giro.
          Concludiamo l’ultima parte del treno stando bene attenti a riconoscere 
          la nostra fermata.
          Chiediamo e scendiamo al volo mentre una marea di gente spinge per salire.
          Scesi,nessuno che ci stressa e ci accorgiamo che a RABAT ci sono almeno 
          due stazioni dei treni e l’hotel IBIS dove siamo diretti è 
          logicamente nell’altra.
          Cerchiamo un taxi ( quasi dobbiamo supplicarli ) e per 15 Dh ci accompagna 
          in hotel.
          Sul libricino IBIS (ibishotel.com) (place del la gare Rabat-Agdal telefono 
          212 (0) 37 77 49 19 / 26 / 41) ci dice che costa 440 Dh (44 euro circa) 
          a camera ma una volta sul luogo scopriamo che hanno inclusa la colazione 
          e che il tutto è lievitato a 548 DH…domani mattina mangio 
          l’impossibile…
          Ci concediamo due orette di riposo e poi ci dirigiamo alla medina con 
          taxi per 30 Dh (siamo certi che si può spendere anche meno).I 
          suok sono qualcosa d’indescrivibile e questa è la ns prima 
          esperienza,non credo si riesca a parole a rendere l’idea,un’ammasso 
          di venditori urlanti mescolati alla folla ,vendono di tutto e in modo 
          assolutamente casuale e disordinato,ci sono uomini vestiti con una specie 
          di giubbotto di pelo che altro non fanno che versarti acqua fresca in 
          una dei bicchieri che hanno allacciati alla cintura,bancarelle piene 
          di dolci bellissimi e invitanti ma nello stesso tempo diventavano nauseabondi 
          alla vista di tutte le api che ci sono sopra e vedi la gente tranquilla 
          che li mangia come se niente fosse. Mentalmente credevamo di essere 
          preparati alla mancanza di pulizia ma oggi è ancora presto perché 
          il nostro stomaco accetti certo cibo.
          Ho visto gente mutilata,deforme,senza braccia,cieca chiedere l’elemosina 
          ..
          Ho visto un venditore di tartarughe da terra,le aveva dalla più 
          minuscola a quella a grandezza normale.
          Ho visto un bambino che vendeva dei bellissimi pulcini se non fosse 
          stato che erano arancioni, gialli oro,azzurri e grigi…
          Ho visto bancarelle con le zampe,le teste e le interiora degli animali 
          esposte affianco ad uno che vendeva musica o biancheria intima.
          Bellissime le montagne di spezie colorate.
          Non abbiamo il coraggio di riprendere o fotografare quello che vediamo,nessuno 
          ci ha disturbato,rivolto la parola e noi non vogliamo creare dei problemi 
          fotografandoli.
          Andiamo avanti finche non vediamo un’uscita ma non abbiamo la 
          più pallida idea di dove siamo,vorremmo vedere i due o tre più 
          importanti monumenti di Rabat ma non ci riusciamo in quel caos,dovremmo 
          prendere un altro taxi ma non ci va ,inizia fare buio…
          Giriamo un pochino cercando un luogo a nostro dire decente per mangiare 
          e troviamo un locale dove fa sia piatti tipici,che panini e pizza.
          Io ho qualche problemino con le spezie e rimedio con una pizza margherita 
          che per essere marocchina non è niente male, speziata pure lei 
          ma va bene, Diego mangia un mix di carne grigliata (alla fine risultano 
          tre spiedini un mucchio di riso,patatine fritte ,un altro mucchietto 
          di carote trifolate e ancora un po’ di maionese..tanto contorno 
          e non abbondanza di carne) ma tutto buono , acqua e coca cola paghiamo 
          63 Dh in due.
          Troviamo subito un taxi e torniamo nella piazza dell’hotel.
          Di fronte all’Ibis c’è un negozio che vende carte 
          telefoniche della telecom marocchina ne prendiamo una con 100 scatti 
          pagandola 99 Dh.
          In stazione è pieno di telefoni e riusciamo a telefonare a casa 
          per tranquillizzare mamma e papà.
          Subito in hotel inizio a scrivere il racconto di questa giornata e poi 
          quando è mezzanotte ora italiana cioè le dieci in Marocco 
          mi caccio a letto con davanti la prospettiva di dormire dieci ore,Diego 
          al contrario legge fino alle cinque ora italiana o le tre ora locale.
        VENERDI 
          12/08/2005
        Colazione 
          abbondante visto che è compresa nel prezzo della camera e poi 
          aspettiamo l’ora del nostro treno. Abbiamo deciso la sera prima 
          di non dedicare troppo tempo a Rabat ma di andare direttamente a Marrakech 
          dove pensiamo di stare quattro cinque giorni facendo qualche escursione 
          nelle zone vicine.
          Treno RABAT-MARRAKECH 202 Dh in due persone; partenza alle 10:40 arrivo 
          alle 15:20 circa….Viaggio che non finisce più ma abbiamo 
          la fortuna di trovare subito un posto a sedere anche se il treno è 
          veramente pieno.
          Arrivati ci eravamo mentalmente preparati all’assalto dei taxisti 
          e delle false guide ma per nostra gioia non si verifica niente.
          Due uomini ci chiedono se ci serve un taxi e al nostro rifiuto si dirigono 
          subito verso altre persone, noi avevamo deciso di fermarci all'hotel 
          Ibis per una notte visto che è di fianco alla stazione e poi 
          con calma dirigerci senza valigie alla ricerca di un hotel più 
          economico.
          ma purtroppo è completo,siamo avvicinati da un taxista che guida 
          un petit taxi e questa volta accettiamo.Chiediamo di portarci alla ricerca 
          di un alloggio economico,il primo si chiama Hotel JNAN EL HARTI (rue 
          Cadi Ayyad 30 telefono 044 44 80 00 fax 044 44 93 29) ha delle stanze 
          libere climatizzate ma chiede 550 Dh per camera colazione e cena comprese 
          nel prezzo,non è molto se paragonato ai prezzi italiani,chiediamo 
          ad altri alberghi della zona ( GUELIZ nella ville nouvelle) ma siamo 
          stanchi e ritorniamo all’HARTI almeno per questa notte poi domani 
          vedremo.
          Dopo un bel bagno rinfrescante e un po’ di riposo moriamo dalla 
          voglia di vedere la famosissima piazza di JEMAA EL-FNA dopo tutto quello 
          che abbiamo letto nelle guide.
          Non siamo lontanissimi,evitiamo i taxi e facciamo una passeggiata di 
          venti minuti a piedi prendendo dolcemente confidenza con la città.
          Nel nostro cammino incontriamo alberghi elencati sulla Lonley Planet 
          ma sono tutti completi, iniziamo a preoccuparci (nell’hotel si 
          sta veramente bene, riveriti e serviti ma il nostro portafoglio ne soffrirebbe 
          un po).
          Arriviamo verso il tramonto e la piazza sta prendendo vita , le persone 
          si assiepano intorno a ballerini,cantastorie (che noi non comprendiamo 
          visto che sono raccontate in arabo) incantatori di serpenti e ovunque 
          ombrelloni con sotto donne che ti offrono appena gli getti uno sguardo 
          un tatoo all’ henne. Gironzoliamo abbastanza intimiditi ma quasi 
          subito capiamo che tutto è oltremodo tranquillo (tranquillità 
          marocchina s’intende…) e non c’è nulla di cui 
          aver timore .
          Bisogna solo stare attenti chi si fotografa o almeno sapere che per 
          ogni foto a qualche personaggio della piazza gli si deve pagare una 
          mancia (diritti d’autore?) o litigarci.
          Ci addentriamo anche all’interno della medina (che poi scopriremo 
          essere solo l’entrata) e Diego si ferma da un ragazzino che offre 
          the allo zenzero alla modica cifra di 1,50dh. Veniamo avvicinati da 
          un tipo che fa lo splendido e che dopo un paio di stupidate ci offre 
          del fumo ma questa sarà l’unica occasione del genere in 
          tutta la vacanza. E’ l’ora della preghiera e il souk si 
          sta riempiendo oltremodo e non siamo ancora preparati a questo; usciamo 
          , abbiamo fame…Abbiamo il coraggio di mangiare in un banchetto 
          nella piazza se non fai troppo caso alla pulizia non sono così 
          male;è un mondo diverso ma credo sia bello tuffarcisi almeno 
          un po’, non possiamo giudicare tutto dall’alto in basso 
          considerando il nostro mondo migliore,sono culture diverse anche se 
          io sono felice di avere la fortuna di essere nata in Italia,almeno per 
          certi aspetti.
          Ritorno alla realtà del viaggio…io mi fido ma non troppo 
          ,per lo meno voglio evitare la maledizione (disturbi intestinali)mangio 
          cous-cous di legumi mentre Diego mangia tranquillamente spiedini di 
          agnello e patatine fritte. Spendiamo 55 Dh in due.
          Di tutto quello che mangerò e vedrò anche nei prossimi 
          giorni per una come me che è un pochino schizzinosa, ma non esageratamente,la 
          cosa peggiore è il modo che hanno di lavare le stoviglie dopo 
          averti servito,sono certa che non esista l’uso del detersivo ma 
          nemmeno dell’acqua calda…le passano in due bacinelle e poi 
          via , già pronto per essere usato dal prossimo cliente..Devo 
          confessarvi che ho sempre bevuto dal collo delle bottiglie d’acqua 
          sigillate.Quando posso evito volentieri i loro bicchieri,ma quando vuoi 
          bere una di quelle meravigliose spremute d’arancia fresche e vitaminiche 
          che trovi nella piazza come fare? Non esistono bicchieri di carta e 
          sono certa che lavino e riusino anche le cannucce…ma poi è 
          meglio non pensarci..perché le posate?non posso mangiare con 
          le mani…Chiudo gli occhi e mi concentro sul cibo. E spero….
          La piazza ha comunque un effetto magico,sei non solo in un altro mondo 
          ma sembra anche in un altro tempo.
          Facciamo un giro negli alberghi intorno alla piazza ma sono tutti pieni,anche 
          quelli più trucidi, ma molti ci consigliano di ripassare domani 
          dopo le 10.
          Taxi per 15 Dh e siamo di nuovo in albergo. 
        SABATO 
          13/08/2005
        Oggi speriamo 
          vivamente di riuscire a trovare un albergo più economico.
          Dopo la colazione in hotel compresa nel prezzo della camera partiamo 
          diretti alla piazza e alla medina dove nel suo interno sono racchiusi 
          gli alberghi più economici.
          Giriamo alla ricerca di un hotel ma il suk ci risucchia al suo interno 
          pieno di vicoli e stradine strabordanti di ogni tipo di negozietto.
          Come potete leggere sulle guide c’è la zona delle babucce, 
          quella della pelle,dell’abbigliamento ,del ferro e simili ecc..i 
          suk sono indescrivibili ma si girano tranquillamente senza l’aiuto 
          di una guida ,se vi perdete continuate a girare ,seguite la folla o 
          al massimo chiedete per la piazza ,loro sono molto gentili,al massimo 
          in cambio di qualche monetina si offriranno di accompagnarvi.
          Noi non ne abbiamo mai avuto bisogno.
          Sono colpita da una camicetta con i tipici ricami marocchini e non faccio 
          in tempo a dire a Diego che è bella che subito un ragazzo ci 
          accalappia e ha inizio la contrattazione,noi siamo ancora troppo freschi 
          e cadiamo nella sua trappola. Dal prezzo iniziale che lui dice gli diamo 
          a metà e poi saliamo ,alla fine la paghiamo 120 Dh ma sono certa 
          con il senno dei giorni seguenti che l’avrei avuta anche per 60-80 
          Dh. Continuiamo la nostra scoperta nel suk e sono accalappiata da un 
          ragazzo che mi inizia a vestire con una tonaca blu e mi mette il copricapo 
          simile agli uomini blu del deserto e invita Diego a fotografarmi e poi 
          chiede quanto lo vuoi pagare?senza esserne intenzionati ci ritroviamo 
          a pagarlo 130 dh perché a detta sua e un tessuto buono e ha un 
          ricamo pregiato.
          Sono molto abili.
          Purtroppo la visita nel suk e il fatto che non ritrovavamo più 
          l’uscita ha fatto fermare la nostra ricerca dell’hotel, 
          abbiamo 40mn e poi la nostra stanza sarà riconfermata.(Tutte 
          le stanze si lasciano alle 12:00).
          Tentiamo ,tanto nella zona dove siamo è pieno di alberghi. I 
          primi due e tre sono completi,voltiamo in un vicolo che porta l’insegna 
          hotel e riconosciamo gli hotel dove avevamo chiesto la sera precedente:il 
          primo davanti a noi e L’HOTEL CENTRALE PALACE (vedi la lonley 
          planet) tentiamo e con nostra sorpresa ha una camera con bagno la possiamo 
          anche visionare prima di accettarla e chiede 205 Dh.
          La fermiamo subito e corriamo a liberare la stanza all’HARTI e 
          cambiamo hotel.
          Si paga giorno per giorno in anticipo,ho letto il racconto di un ragazzo 
          che fidandosi del prossimo e non chiedendo la ricevuta dei soldi versati 
          ha pagato due volte la stessa cifra,noi però non ci attentiamo 
          a chiederla e corriamo il rischio,speriamo bene.
          La stanza ci piace davvero tanto, è più grande sia di 
          quella dell’Ibis che dell’harti unica differenza che non 
          è climatizzata,ma ha un bel ventilatore appeso al soffitto che 
          per lo meno muove l’aria. E poi per venti euro che cavolo vogliamo….è 
          quanto abbiamo pagato in campeggio in Portogallo.
          Riposino,pranzo e decidiamo di passare l’ora del tramonto su una 
          delle terrazze che sono ai bordi della piazza.
          Ce ne andiamo un po’ a zonzo con il naso all’insù 
          e alla fine decidiamo che la migliore è quella più vicina 
          : Terrasse Grand Cafè Glacier.
          Saliamo e prendiamo un the; troviamo posto proprio vicino al parapetto 
          rivolto verso la Medina e così iniziamo a gustarci la vista facendo 
          foto e filmando completamente indisturbati. 
          Sotto i ns occhi la piazza si trasforma,da enorme circo rumoroso diventa 
          nel centro una grande sala da banchetti dove si accendono i barbecue 
          o i fornelli con sopra olio bollente per friggere.
          Ai lati ci sono file di carrozzelle trasformate in fast-food a base 
          di lumachine dove puoi consumare comodamente seduto su uno sgabello.
          Sembra che ci sia la nebbia ma è solo il fumo delle cucine mobili 
          e man mano che viene buio si accendono migliaia di lampadine che fanno 
          sembrare la piazza un’enorme albero di natale fumoso e rumoroso.
          Scendiamo e ci buttiamo nel souk ma la sera camminare liberamente e 
          impossibile,si è pressati da ogni parte e anche se non mi sembrano 
          ci siano problemi di sicurezza,è un po’ fastidioso.
        
          DOMENICA 14/08/2005
        Ci svegliamo 
          un po’ appiccicosi ,l’aria condizionata non ha niente a 
          che vedere con un ventilatore appeso al soffitto. Siamo comunque felici 
          della nostra scelta:scendiamo e facciamo venti passi letterali e siamo 
          già nella piazza,siamo dentro,viviamo per qualche giorno nel 
          cuore di Marrakech e non abbiamo più bisogno di Taxi ,siamo già 
          nel centro.
          Paghiamo la notte in Hotel ,dal momento che si paga notte per notte 
          in anticipo e anche se non ci danno nessuna ricevuta del pagamento decidiamo 
          di fidarci .
          Decidiamo di fare colazione in uno dei Cafè elencati dalla Lonley 
          il TOUBKAL ma anche se da lontano sembra un tutt’uno capiamo solo 
          quando siamo dentro che ci sono due Cafè che si contendono i 
          clienti,noi siamo finiti in quello di sinistra e logicamente non è 
          il Tuobkal per le colazioni hanno dei menù fissi a 15Dh a testa 
          e poi scegliere se pane burro e miele,croassante , crepès o omelette 
          oltre all’immancabile spremuta d’arancia e caffè 
          o the.
          Mangiamo e poi dedichiamo la mattinata alla cultura.
        Sempre 
          a piedi chiedendo informazioni osserviamo lati della città che 
          sfuggirebbero ad un passaggio in taxi e vediamo le mura del Palazzo 
          El-badi dove le cicogne ci fanno il nido (siamo fortunati oltre al nido 
          ci sono ben tre cicogne ,dopo le foto di rito continuiamo la camminata 
          e siamo affascinati dai loro negozi di spezie con quelle montagne colorate 
          e siamo subito accalappiati da un negoziante che vuole e tutti i costi 
          che prenda in mano una specie di iguana ma io dico ripetutamente di 
          no ma accetto di farmi una foto con una tartarughina nel palmo della 
          mia mano. Ne vorrei tanto comprare una, chiedo il prezzo, solo 50DH 
          (5 euro) ma credo sia illegale trasportarla in Italia. Per farlo felice 
          compriamo 50 grammi di un miscuglio di 35 spezie marocchine che costano 
          1 Dh al grammo (spesso i prezzi sono talmente bassi che ci dimentichiamo 
          di contrattare e paghiamo il prezzo pieno) Camminando circa quindici 
          minuti arriviamo al Palazzo e Museo EL –BAHIA ingresso 10 Dh.
          Il palazzo è tutt’ora residenza della famiglia reale o 
          di chi ne ha cura quindi non è visitabile al 100% è comunque 
          buono per farsi un’idea dello stile moresco anche se a essere 
          sinceri dopo aver visto l’ALAMBRA a GRANADA in Spagna quello di 
          oggi sembra povero di decorazioni,fregi,giardini e giochi d’acqua..Ma 
          merita di essere giudicato personalmente.
          Vicinissimo seguiamo la insegne appese ai muri si trova l’importantissimo 
          museo DAR-SI-SAID,
          l’ingresso costa 20 Dr ad ogni persona vengono dati due biglietti 
          da 10 Dh che vengono subito entrambi ritirati appena entri nella prima 
          sala ,(perché ne diano due invece di uno solo rimarrà 
          un mistero irrisolto nella mia mente).Il museo contiene porte,strumenti 
          musicali,oggetti femminili,fucili attrezzi usati per fare le babbucce 
          e altro risalente ai secoli passati.
          Purtroppo un cartello all’entrata ci avvisa che i due piani superiori 
          più belli a detta delle guide sono chiusi per lavoro. 
          Durante la nostra visita siamo avvicinati da un guardiano che ci invita 
          a salire al piano di sopra,senza pensarci due volte accettiamo.La sala 
          è meravigliosa e la cosa più stupenda è il soffitto 
          fatto tutto interamente da artigiani sul posto e il cedro che veniva 
          lavorato e applicato tassello per tassello al soffitto.Ci dà 
          anche il permesso di filmare e fotografare ,addirittura mi costringe 
          a salire su una sedia (scusate per la definizione volgare ) o meglio 
          un trono dove si sedeva la sposa il giorno del matrimonio.Io sono molto 
          imbarazzata e visto che la sedia è del quindicesimo secolo non 
          vedo l’ora di scendere.Le foto lo testimoniano!Naturalmente uscendo 
          diamo una mancia al guardiano per averci permesso di visitare le stanze 
          chiuse…capiamo che non siamo gli unici privilegiati ma che è 
          una prassi per farsi qualche soldo.
        Rientrando 
          passiamo di fronte ad un HAMMAM che sembra molto pulito,entriamo immediatamente 
          a chiedere informazioni.Anche all’entrata l’atmosfera è 
          molto carina e soprattutto pulita allora diamo un occhiata ai prezzi.
          Ci sono vari tipi di trattamenti ma decidiamo di fare un pensierino 
          sul trattamento quasi completo (gommage, sauna, savonage, massaggio 
          ecc) al prezzo di 270Dh a testa;certo in molti hammam locali si paga 
          molto meno ma non abbiamo voglia di rovinarci la vacanza con una brutta 
          esperienza e in più facendo il confronto con un trattamento simile 
          in Italia il prezzo non ci sembra poi così esagerato. Decidiamo 
          di farlo l’ultimo giorno prima di partire.
        Inizia 
          a fare caldo visto che è già mezzogiorno e dal momento 
          che abbiamo l’hotel in centro decidiamo di rinfrescarci un attimo 
          prima del pranzo.
          I prezzi dei ristoranti sono molto simili a quelli dentro i souk perciò 
          decidiamo di mangiare in quelli a lato della piazza che offrono una 
          sistemazione più decente come tavolini e che danno anche l’illusione 
          di essere più puliti;di una cosa sono certa…sono sempre 
          pieni quindi il cibo è fresco.
          Ci dirigiamo dove abbiamo fatto colazione questa mattina ma puntiamo 
          il lato destro il TOUBKAL segnato anche sulla Lonley planet . Mangio 
          di nuovo cuos cuos con legumi un po’ speziato e patatine fritte 
          molto buone,Diego si mangia una bistecca d’agnello e patate fritte 
          e alla fine ci beviamo un buonissimo the alla menta,in tutto spendiamo 
          57 Dh.
          Ci dirigiamo verso un internet point (ce ne sono ovunque) e mandiamo 
          un e-mail con qualche foto ai nostri amici.Paghiamo 8 Dh per un’ora 
          di collegamento. 
          Ci chiudiamo un po' in camera e aspettiamo che la calura pomeridiana 
          passi (ripeto ottima soluzione Hotel Central Palace)..Usciamo decisi 
          a prenotare l’autobus della Soprantours (abbiamo letto dalle guide 
          che è la migliore ) per la gita in giornata ad Essaouira e il 
          treno di rientro per Tangeri per venerdì notte.Non riusciamo 
          a fare entrambe le cose:primo l’autobus è pieno sia per 
          Lunedì che per Martedì quindi avviso per tutti: se siete 
          decisi a fare un certo tragitto e sapete già in quale data lo 
          volete fare non aspettate l’ultimo minuto per prenotare. Riguardo 
          al treno loro prenotano massimo 5 giorni prima della partenza e logicamente 
          oggi ne mancano 6;dobbiamo ritornare domani …
          Ritroviamo fuori dalla stazione il primo taxista che ci ha accompagnati 
          alla ricerca dell’albergo e ci viene incontro salutandoci felice,ci 
          porta alla seconda stazione degli autobus quella della CTM (la guida 
          dice che questa è la migliore e la più affidabile del 
          Marocco) per fortuna sono pieni per domani Lunedì ma hanno ancora 
          posto per il giorno dopo Martedì;prenotiamo un’andata e 
          ritorno (partenza alle 08:30 ritorno alle 17:00,tempo previsto per tragitto 
          circa 3 ore ) paghiamo in tutto 240 Dh. Taxi di nuovo per la piazza 
          e entriamo nei suk decisi a fare compere ma non siamo effettivamente 
          in vena,siamo un po' stressati da tutti che ti dicono vieni ,entra guarda 
          ,sei spagnolo? da dove vieni?cosa stai cercando? Detta fra noi ,stiamo 
          cercando tutto e niente,qualcosa che colpisca la nostra attenzione …una 
          lampada di cuoio o un telo per coprire il divano,ne vediamo uno bello 
          (3mt per 2mt) sulla tonalità del blu-azzurro..girando vediamo 
          che lo stesso telo si trova in più di un negozietto ( se mi concedete 
          il termine)..ora vedremo se riusciremo a trattare sul prezzo partono 
          dicendo ultimo prezzo 300 Dh .Questa sera non compriamo niente a parte 
          2 cucchiai per zuppa tipici del posto in legno per 0,50 Dh l’uno 
          e due sacchetti di the alla menta seccato per 15 Dh l’uno.Ogni 
          volta che giriamo nei suk non riusciamo mai a ritornare nel luogo visto 
          la volta precedente,ogni volta sbuchiamo in un posto nuovo ,in una piazza 
          diversa…credo sia veramente immenso questo grande ed enorme mercato 
          marocchino.Una cosa che mi colpisce è che sia la piazza che i 
          suk sono sempre e perennemente pieni e la maggioranza delle persone 
          che li frequenta non sono turisti ma credo guardandomi intorno si posso 
          dire che l’80% sono arabi ,marocchini a loro volta non lo so ma 
          sono gente di loro che magari è in vacanza o è ritornata 
          dal paese dove lavora a ritrovare la famiglia…si di turisti europei 
          ce ne sono ma non siamo noi a dar vita a tutta la massa di gente che 
          popola il suk e la piazza.Posso garantirvi che alla sera sembra che 
          tutta la gente del mondo si trovi a Marrakech tanto diventa impossibile 
          camminare o scegliere più semplicemente la direzione da seguire…Segui 
          la corrente e basta.Nonostante certe volte uno si trovi letteralmente 
          pressato tra estranei, maggioranza marocchini o arabi, non abbiamo mai 
          provato la sensazione di timore o di paura che ci succedesse qualcosa,in 
          certi momenti siamo sbucati in posti dove eravamo gli unici occidentali 
          e anche in questo caso a parte chiederci di comprare qualcosa non ci 
          è mai successo niente.
          Mentre rientriamo passiamo davanti all’agenzia Sahara ,entriamo 
          e chiediamo dell’escursione di due giorni nel deserto.
          Una ragazza tutta sorridente ci inizia a spiegare quella di tre e quando 
          gli facciamo capire che non ci interessa arriccia il naso e ci dice 
          seccamente che è uguale fino a Ouarzazate e poi prosegue fino 
          a Zagora dove il deserto è sì sabbioso ma abbastanza piatto 
          anziché Merzouga dove invece ci sono dune molto alte.Ci fa capire 
          che più si è meno si paga e comunque si parte da un minimo 
          di 650Dh.
          Quando gli diciamo che ci penseremo praticamente ci ignora e se ne va…che 
          simpatica!!
          Diego mangia un Kebab in un ristorante (parola grossa) quasi di fronte 
          all’albergo con delle patatine a 20 Dh..io torno da BARI’S 
          PIZZA …prendo la mia solita margherita con 25 Dh.
          Arrivati in albergo ci accorgiamo che di fronte alla reception c’è 
          una bacheca con i programmi delle stesse escursioni che propone la Sahara 
          ma ad un prezzo minore.Ci informiamo dalla signora che gestisce l’albergo 
          e alla fine decidiamo di farla con loro programmandola per mercoledì-giovedì.
          Ci mettiamo anche d’accordo perché per la notte che noi 
          passeremo nel deserto ci tenga i bagagli in deposito e al ns ritorno 
          possiamo avere la ns stanza per passare l’ultima notte a Mrk
          Per l’escursione non vuole nessun acconto (ma che strano!!) e 
          mette i ns nomi su un agenda..anche questa è fatta!
        
          LUNEDI 15/08/2005
        L’albergo 
          è veramente tranquillo,dentro regna un silenzio quasi assoluto 
          interrotto qua e là dal canto degli uccelli e da qualche turista…Si 
          dorme bene….
          Dopo una doccia energizzante ci dirigiamo al TOUBKAL dove facciamo una 
          mega colazione (thè buonissimo alla menta,spremuta d’arancia, 
          crepes al miele e un croissant) a testa paghiamo 14 Dh.
          La mattina è dedicata alle spese,entriamo tranquilli nei suk 
          e iniziamo le contrattazioni,per loro contrattare sul prezzo è 
          questione quasi di vita e di morte:ad esempio per delle babbuccie prima 
          io guardo,vedo che mi possono piacere e poi chiedo il prezzo, se ne 
          vale la pena posso scegliere il colore e poi provarle,per loro no;prima 
          le scegli ,le provi e poi solo in ultimo ti metti a tirare sul prezzo. 
          Non ho ancora ben capito di quanto bisogna stare basso,certo bisogna 
          avere ben chiaro quanto si vuole spendere,stare più basso e poi 
          salire fino al prezzo deciso nella nostra testa e poi da li non ti muovi 
          se lui non cede passi ad un altro ma in genere ci mollano,se si parte 
          da un prezzo ridicolo troppo basso non iniziano neanche la contrattazione 
          e chiudono su il discorso.
          La mattina è meglio perché ti stressano meno mentre alla 
          sera non riesci quasi a muoverti tanto insistono perché tu veda 
          la loro merce e faccia un prezzo anche se la cosa non t’interessa.
          Compriamo della babbuccie tradizionali marocchine d’appendere 
          al muro 100 Dh,se tre mattine prima ho pagato una camicetta 120Dh oggi 
          io e Diego ci siamo fatti più svegli e ne compriamo due al prezzo 
          di 110 DH…fino a quanto si può scendere? Dipende da voi,dalla 
          vostra bravura ,tempo e voglia.
          Compro altre due paia di babbuccie da un tipo che parla un po’italiano 
          e le pago 210 DH entrambe.Siamo alla ricerca di una lampada da mettere 
          in salotto ma trovarla dei nostri sogni è un po’ impossibile,tanti 
          si offrono di dipingercela sul momento dei due colori che noi desideriamo 
          ma spariamo un prezzo troppo basso e ancora non siamo riusciti a comprarla.
          Compriamo una piccola lampada da regalare ,il tipo parte da 240Dh e 
          inizia la contrattazione Diego è certo di averle viste in giro 
          per 40 dh e spara subito 40,lui ci spiega che è pelle di cammello 
          e non di capra e che quindi è più resistente e più 
          preziosa e chiede quanto siamo disposti a pagare ..Diego non si muove 
          dagli iniziali 40 per almeno altre tre o quattro volte..Incredibile 
          alla fine lui accetta e la compriamo per 40 Dh. 
          Ormai abbiamo preso così confidenza con il Souk che Diego prende 
          un po' in giro i mercanti,quando passiamo davanti alle loro botteghe 
          e insistentemente ci chiedono da che parte dell’Italia veniamo,Diego 
          risponde Stoccolma e se ci chiedono se è a nord o a sud gli dice 
          “nord ,molto nord”
          La cosa negativa dei souk è che sembrano non finire mai poi ad 
          un certo punto ti trovi all’esterno e non riesci più a 
          rientrare perché non c’è più una porta e 
          allora cammini sotto il sole per un po’ finché non ritrovi 
          un altro ingresso.Tutto tranquillo sia all’esterno che all’interno,nessuna 
          paura.
          Anche fare shopping esaurisce a alla fine siamo stanchi e non abbiamo 
          più l’energia necessaria per contrattare,ci rifugiamo in 
          hotel.
        Prendiamo 
          due pizze d’asporto da BARI’S PIZZA 50Dh.
          Riposino in albergo. Usciamo e Diego si fa un panino alla salsiccia 
          preparato da un tipo con una piccola griglia fermo all’angolo 
          della strada,se non si piglia niente adesso significa proprio che non 
          c’è nessun pericolo.
          Oggi voglio proprio farmi una romantica gita in calesse intorno le mura 
          della città .Puntiamo il primo e cominciamo a trattare,arriviamo 
          fino a 100dh ma di più non si schioda. Allora gli diciamo che 
          ci pensiamo e passiamo ai prossimi che però chiedono una esagerazione 
          e non si spostano di un millimetro (che siano d’accordo??) allora 
          torniamo dal primo che ridendosela ci fa salire e ci fa fare un giro 
          che però a me puzza di bidone visto che giriamo solo un po’ 
          intorno alle mura senza vedere niente di interessante.
          Solita passeggiata nella piazza e nella bolgia del souk e poi a letto 
          presto,domani giornata impegnativa…
        
        
          MARTEDI 16/08/2005
        Autobus 
          alle 08:30 per Essouira arrivo alle 11:30 con una fermata intermedia 
          di 15 mn per un the o per andare in bagno.
          Arrivati rimaniamo piacevolmente colpiti dalla temperatura,non ci sarà 
          più di 25 gradi…finalmente eravamo stanchi della canicola 
          di Mrk. Ci incamminiamo verso il centro,tutte le case sono bianche e 
          azzurre sembra di essere in grecia se non fosse per le interiora esposte 
          fuori dai negozi dei macellai.
          Entriamo nella porta della città e ci si presenta un souk diverso 
          da quello di Mrk arioso,largo senza troppa calca.
          Passeggiamo tranquillamente osservando qualche bancarella senza nessuno 
          che ci obblighi a trattare cose che non ci interessano. Veniamo fulminati 
          da una bottega che espone delle lampade in cuoio:proprio quelle che 
          cerchiamo… ci rendiamo conto che qua hanno finiture migliori e 
          costano anche un po’ meno (in seguito ci accorgeremo che puzzano 
          anche molto meno!! Sempre annusare il cuoio prima di comprarlo) La vediamo,contrattiamo,la 
          scegliamo e diamo un anticipo al ragazzino perchè ce la tenga 
          lì fino a stasera (non è che possiamo andare in giro tutto 
          il giorno con una lampada di quasi 2 metri…)
          Ricominciamo la passeggiata e tranquillamente arriviamo sulle mura portoghesi 
          dove facciamo alcune foto,;più tardi riusciamo anche a comprare 
          il copridivano in “seta vegetale” che avevamo gia adocchiato 
          a mrk pagandolo naturalmente meno (abbiamo capito che nelle contrattazioni 
          vale anche piangere miseria,raccontare la ns sfortunata avventura con 
          la macchina e sviolinare ampiamente mercante e mercanzie).
          Più appesantiti continuiamo la ns passeggiata e arriviamo al 
          porto dove prima incontriamo gruppi di pescatori che tagliano il pesce 
          e rammendano le reti sulle vecchie mura,poi oltre la torre c’è 
          un gruppo di ragazzini che fa a gara di tuffi da un pontile per poi 
          issarsi sulle barchette ormeggiate, stiamo un po’ a guardare,le 
          solite foto di rito e poi passiamo oltre.
          Arriviamo finalmente dove i pescatori vendono il loro pesce:siamo gli 
          unici turisti in mezzo a questo pandemonio di urla e richiami che accompagnano 
          la compra vendita.Ci facciamo un giro,diamo una sbirciatina a squali 
          e murene poi andiamo a pranzare.
          Incappiamo nei rinomati ristorantini di pesce di essauira: piccoli localini 
          con grandi tavoli comuni in cui scegli il pesce che mangerai (a volte 
          ancora vivo nel caso dei crostacei) e che poi ti cucinano su una grossa 
          griglia. Io prendo un po di seppioline mentre Diego si sceglie una granseola 
          (un grosso granchio con le zampe pelose) che fa piuttosto impressione.
          Aspettiamo al ns tavolo gomito a gomito con dei perfetti sconosciuti 
          e quando arriva il ns piatto ce lo gustiamo con insalata pane coca e 
          acqua tutto compreso nel prezzo che naturalmente è da contrattare 
          nonostante esista un listino. Noi abbiamo pagato 200Dh ma penso che 
          avremmo potuto fare di meglio.
          Mentre gironzoliamo per le vie cittadine ci imbattiamo in una simpatica 
          creperie gestita da francesi; un consiglio:se ci passate fermatevi ,le 
          crepes sono da sogno.
          Ormai è ora di tornare alla stazione degli autobus,passiamo a 
          prendere la ns lampada perfettamente incartata a pronta per il ritiro. 
          Alla ctm ci fanno pagare un piccolo sovrappiù per il carico ingombrante 
          e ci danno una ricevuta per ritirala al ns arrivo.
          Bellissima e fresca giornata ma ora si torna a casa giusto per fare 
          le valige e riposare…domani ci aspetta il deserto.
          Arrivati in hotel ci danno buca per l’escursione di due giorni 
          dicendo che eravamo i soli e che per sole due persone non di fa nulla…sgrunt!! 
          Potevano avvertirci prima!
          Corriamo allora dalla schifosetta dell’agenzia Sahara: per fortuna 
          ci sono già due coppie e quindi c’e posto ma invece di 
          650 ci fa pagare 700… brutt…acc....mann… ma siamo 
          troppo cotti per litigare con una che non ci ascolta nemmeno.
          Torniamo in albergo e paghiamo in anticipo con ricevuta la stanza per 
          il ns ritorno e concordiamo di lasciare i bagagli nel loro deposito,naturalmente 
          gratis!!
          Cena in un buco dietro alle vie principali e di corsa a nanna.
        
        MERCOLEDI 
          17/08/2005
          Sveglia alle 6:30 chiudiamo i bagagli e li portiamo al deposito al piano 
          terra dell’hotel.
          Ci fermiamo a comprare qualche dolce in una pasticceria e arriviamo 
          con i ns zaini all’appuntamento pronti per il deserto. C’è 
          un sacco di gente ma capiamo che molti sono lì per l’escursione 
          a merzouga di tre giorni. Arriva un grosso pulmino e li carica quasi 
          tutti,rimaniamo noi e una coppia francese ad aspettare. Finalmente arriva 
          per noi una Land Rover modello Parigi-Dakar che ha già imbarcato 
          l’altra coppia italiana.Con sorpresa i ns compagni di viaggio 
          al momento del saldo si ritrovano anche loro la parcella aumentata di 
          50Dh a testa (oltre il prezzo di listino) così che alla fine 
          pagano come noi…come si dice,mal comune….
          Finalmente si parte,ogni 2 ore facciamo una pausa in qualche bar che 
          il ns autista, Moustafa , conosce e in cui ogni volta sparisce e ritorna 
          con un grosso narghilè in mano (speriamo che si fumi soltanto 
          tabacco aromatizzato !!)
          Cominciamo la salita,non sapevamo che per andare nel deserto avremmo 
          dovuto passare il passo di Tichka a 2260 mslm e dove può cominciare 
          da un momento all’altro la stagione delle piogge.La strada è 
          una tipica strada di montagna e ogni tanto ci fermiamo per riposarci 
          e puntualmente veniamo assaltati da personaggi che ci vogliono vendere 
          geodi,alcuni belli,altri chiaramente falsi (non ho mai visto un geode 
          rosso rubino naturale) o farci mettere addosso animali vari,Diego naturalmente 
          accetta di farsi mettere addosso due iguana e di fare una foto pagando 
          poi il beduino 5dh per il disturbo.
        Ad un certo 
          punto Moustafa svolta dalla strada principale in una strada…no, 
          non è una strada, stiamo andando praticamente in mezzo al deserto 
          in fuori pista!!!
          Io che sono seduta davanti e che già non mi sento troppo in forma 
          la vivo come una congiura mentre Diego che è seduto in fondo 
          si diverte come a Gardaland. Finalmente ricompare la strada asfaltata 
          e poco dopo ,con lo stomaco rivoltato come un calzino,arriviamo alla 
          ns prima tappa:una Kasbah fortificata sulle rive di un fiume asciutto 
          nel deserto.
          Ci fermiamo e siamo liberi di girarcela a piacimento, tempo massimo 
          un ora.
          Accettiamo l’invito di un bambino di nove anni di farci da guida 
          dopo aver contrattato sul prezzo 11 dh e iniziamo a salire per i vicoli 
          della città
          E’ molto bella e suggestiva,tutta in terra e fango mischiata a 
          paglia,mi viene da pensare come faccia a stare in piedi dopo tanti anni. 
          Mentre ci accompagna la ns piccola guida ci racconta che nei paraggi 
          girano spesso film anche importanti tipo il gladiatore , sansone e dalila 
          e altri colossal dove gli abitanti del paese vengono assunti come comparse.
          Il giro e il tempo a ns disposizione è finito cosi torniamo alla 
          macchina dando 11 Dh di mancia alla piccola guida;ci fa tenerezza quando 
          ci chiede se abbiamo un paio di scarpe chiuse da regalargli,ma purtroppo 
          noi siamo equipaggiati solo per stare una notte nel deserto,e quindi 
          non abbiamo nulla di superfluo. 
        Il ns viaggio 
          continua con una pausa a Ouarzazate per il pranzo dove seguiamo il consiglio 
          di Moustafa per il ristorante dove ci alleggeriscono di 200dh per due 
          menù fissi non eccezionali.
          Ripartiamo e alle 17:30 arriviamo a Zagora, il tempo è cambiato..speriamo 
          bene.
          Ci portano ad un hotel in cui possiamo rinfrescarci,andare in bagno 
          e cambiarci per il prossimo tragitto che avverrà in cammello 
          nel deserto. 
          Mentre siamo lì si scatena una tempesta di sabbia (che fortuna!!) 
          e tutti dicono che è normale in qs periodo …ma sarà 
          il periodo giusto per fare quello che stiamo per fare???
          Diego va da un mercante dall’altra parte della strada per comprare 
          degli scialle, di quelli che usano i beduini per proteggersi la faccia 
          dalla sabbia. Il tipo inizia a sparare prezzi assurdi allora Diego gli 
          dice che se ne vuole approfittare perché noi ne abbiamo bisogno 
          e non sappiamo come fare….. fatto,colpito nell’onore!! Ce 
          li presta ,basta che domani torniamo e diamo un’occhiata al suo 
          negozio.
          Finalmente si parte ma ormai è buio, Moustafa ci saluta,lui dormirà 
          a casa di un amica e ci consegna nelle mani delle ns due guide beduine 
          che ci dicono che siamo in ritardo e che saremmo dovuti arrivare al 
          tramonto un’ora fa.
          Ma che ne sapevamo noi, mica è colpa nostra!!
          Ci incamminiamo e appena usciti dal paese cominci a piovere
          Come????? Piove nel deserto? Ma stiamo vivendo in un paradosso!!
          Ma non ci fermeremo certo per due gocce anche se i ns compagni italiani 
          cominciano a porre qualche dubbio.
          Ancora un po’ di strada tra tuoni lontani e avvisaglie di fulmini 
          (arriviamo a circa metà percorso), quando comincia un vero e 
          proprio acquazzone,potrei chiamarlo diluvio;i cammelli si fermano,la 
          ragazza italiana è terrorizzata da eventuali fulmini assassini 
          e tutti ,comprese le guide,non sappiamo cosa fare.
          Finalmente spiove ma che fare ? andare avanti o tornare indietro? pagare 
          una notte in albergo e domani ripartire per tornare a casa o andare 
          avanti e dormire nella tenda che abbiamo gia pagato, domani vedere l’alba 
          nel deserto e poi ripartire.
          Da bravi tirchiacci che non buttano via i soldi decidiamo di andare 
          avanti…
          Intanto arriva Moustafa che era stato chiamato con il cellulare da una 
          delle guide e ci offre di accompagnarci all’accampamento in jeep,noi 
          ragazze accettiamo il passaggio mentre i tre uomini scelgono di cammellare 
          al chiaro di luna con il rischio di prendere un altro acquazzone anche 
          se il cielo ora sembra più sereno.
          Arrivate nell’accampamento la nostra compagnia di viaggio francese 
          si rifiuta di entrare nella tenda che oltre ad essere piena di sabbia 
          non profuma certo di chanel n5….ma dal momento che siamo fradice 
          dobbiamo per forza entrare e cambiarci …..Arrivano i nostri ometti 
          e le guide ci preparano la cena..
        Ci portano 
          un grosso tajine al pollo con verdure ,naturalmente senza piatti come 
          fanno loro e così ceniamo tutti insieme attingendo dallo stesso 
          piatto;alla fine ci portano anche un bel melone a fette come dessert.
          Dopo tante avventure è ora di andare a nanna,io veramente avrei 
          sognato di passare la notte “a la belle etoiles” ma il cielo 
          ancora nuvoloso non lo permette.
          Dormiremo tutti insieme sotto la stessa tenda.
          Così mi sistemo sul mio materasso stendendoci prima sopra un 
          plaid che mi sono portata da casa,gonfiando il mio cuscino gonfiabile 
          e,sdraiandomi vestita,mi copro con l’altro mio plaid.
          Diego invece si spaparanza sul suo materasso,si prende uno dei grossi 
          cuscini di lana che ci hanno dato i beduini e si copre con una delle 
          loro coperte , dopo 5mn si toglie anche i jeans perché ha troppo 
          caldo…e comincia a russare.Raccontare questo particolare non rende 
          certo l’idea di come sono le loro coperte,magari sono nella tenda 
          da mesi,usate da tutti e anche dai cammelli visto la puzza che hanno,ma 
          Diego non ci fa una piega.Le altre coppie si arrangiano una con le loro 
          lenzuola personali,altra solo con un asciugamano da mare e dormendo 
          scoperti tutta la notte per non toccare niente.
          Buona notte
        GIOVEDI 
          18/08/2005
        Diego mi 
          aveva avvertito che se ci avessero svegliati presto per vedere l’alba,di 
          lasciarlo dormire e di filmare il sole così se lo sarebbe visto 
          comodamente più tardi.Io come al solito mi sveglio prima di tutti 
          e inizio a fotografare tutti, purtroppo il cielo è nuvoloso e 
          non posso vedere sorgere il sole…e raccolgo la sabbia come ricordo 
          una volta a casa.
          Ma l’ora di colazione risveglia tutti e alle 6 siamo intorno al 
          basso tavolo posizionato all’esterno dove ci servono the,pane 
          burro e marmellata.
          Ormai pronti e quasi svegli partiamo per la cammellata di ritorno (al 
          mattino presto altrimenti farebbe troppo caldi per noi). Il cielo non 
          è ancora molto sereno,c’è molta foschia e qua e 
          là banchi di nuvole,ma nel complesso sembra abbastanza affidabile.
          Un’ora e mezza di cammellata arriviamo all’albergo che abbiamo 
          lasciato ieri sera,diamo la mancia alle guide beduine (che tra l’altro 
          ci hanno raccontato che non vanno mai oltre zagora),riconsegniamo gli 
          scialli al mercante e ripartiamo con la ns jeep.
          Il viaggio è tranquillo,siamo tutti cotti,Diego riesce a dormire 
          nonostante sia nel posto in assoluto più scomodo della jeep.Mentre 
          io sono nel posto migliore visto che ho la scusa che soffro la macchina…quindi 
          sono davanti di fianco all’autista.
          Ci fermiamo a Ouarzazate per il pranzo,ci facciamo un giro per i vicoli 
          della città vecchia e poi siamo pronti a ripartire per la salite 
          del Col du Tichka.
          Mentre saliamo vediamo il tempo cambiare,le nuvole si abbassano sempre 
          di più e abbiamo la sensazione che qualcosa d’altro potrà 
          accaderci.
          Passato il versante incomincia un acquazzone di quelli che raramente 
          si dimenticano. A peggiorare le cose c’è che la strada 
          è in discesa e quindi si sta trasformando in un torrente su cui 
          noi viaggiamo. Ad un tornante ci troviamo in mezzo alla strada un grosso 
          masso che è appena caduto,ma Moustafa lo scarta con destrezza.
          Più scendiamo più il torrente su cui viaggiamo si ingrossa 
          e soprattutto si porta con sé il terriccio così che diventa 
          tutto rosso. Qua e là troviamo auto ferme incapaci di passare 
          alcuni avvallamenti dove l’acqua arriverebbe al motore,ma per 
          fortuna noi siamo ben equipaggiati con il ns land Rover.
          I tergicristalli fanno fatica a tener il parabrezza pulito dalla pioggia 
          e dalle ondate rosse che arrivano dalla strada .
          Arriviamo in un punto in cui il canale che dovrebbe passare sotto la 
          strada è invece tracimato sopra e portando via mezzo guard-rail 
          arriva ormai a mezza coscia di alcuni ragazzi che ci fanno segno di 
          fermarci. Moustafa però,evidentemente consapevole delle capacità 
          della jeeep,decide di passare lo stesso…attimi di panico,la francese 
          a momenti sviene,l’auto in mezzo a tanta acqua riceve qualche 
          scossone,ma alla fine passiamo indenni.
          Ormai manca poco più di un’ora a Mrk,anche questa avventura 
          è andata.
          Arrivati andiamo al ns albergo sperando che ci siano ancora i bagagli 
          e la stanza già pagata. Tutto ok, finalmente possiamo farci una 
          doccia.
        
        VENERDI 
          19/08/2005
        Ci svegliamo 
          distrutti e con certe parti del corpo che ci fanno male per colpa della 
          cammellata e delle troppe ore passate in jeep.
          Per le otto di mattina siamo già a fare colazione al caffè 
          TUOKbal e spendiamo i soliti 28 Dh e non riusciamo nemmeno a mangiare 
          tutto quello che è incluso nel menù,in più crediamo 
          di dire che il loro the alla menta sia uno dei migliori della zona.
          Dedichiamo quasi tutta la mattina a fare le ultime spese per gli ultimi 
          regali (quest’anno sommandoli abbiamo speso un po’ troppo 
          ma i souk invogliano a comprare).
          Dopo aver comprato una camicetta di lino ricamata rifinita bene per 
          80 Dh continuiamo il nostro giro nel souk e veniamo avvicinati da un 
          tizio che ci dice dal momento che avete comprato nel mio negozio la 
          camicetta voglio accompagnarvi senza volere dei soldi a visitare la 
          conceria..
          Noi ci siamo fidati e dal momento che non siamo riusciti ad andare a 
          vedere quelle di Fes era una cosa che ci incuriosiva.Si dimostra molto 
          gentile e appena dentro le concerie ci chiama un altro uomo definito 
          il guardiano delle concerie e si raccomanda di spiegarci tutto e farci 
          fare le foto dal momento che eravamo stati suoi clienti. Ci viene dato 
          un rametto di menta che aiutarci a coprire l’odore forte che c’è 
          nella conceria anche se io non l’ho trovato insopportabile.
          Fanno veramente pena gli uomini che ci lavorano,immersi fino alle ginocchia 
          circa nei vari liquidi e a volte in vasche contenenti la calce viva,sono 
          piegati in due per immergere le pelli nel liquido e sono ricoperti di 
          mosche attratte dall’odore e dal caldo e da tutto l’insieme..
          Ti chiedi quanto vale in quel posto la vita di una persona,credo pochissimo 
          e allora non mi stupisco più se un povero asino è costretto 
          a trasportare tutto il giorno dei pesi enormi senza ricevere nemmeno 
          un sorso d’acqua. Quegli uomini nelle vasche facevano piangere 
          il cuore e allora ti chiedi ma è possibile che non abbiamo altre 
          aspirazioni di vita? Non possono scegliere qualcosa di leggermente migliore? 
          Forse suo padre lavorava nelle conceria e uno ci si ritrova dentro senza 
          volerlo ma perché rimanerci? Qualcuno ogni tanto ha il coraggio 
          di lasciare veramente tutto e andare a vivere all’estero tentando 
          una vita migliore,altri seguono solo il flusso della corrente in cui 
          sono dentro.In maniera molto astuta la nostra ipotetica guida ( col 
          senno di poi la definirei falsa guida ) ci catapulta in un negozio di 
          articoli in pelle dove ci fanno vedere le cose finite e i vari tipi 
          di pelle.
          Senza averlo mai pensato ci troviamo a contrattare per l’acquisto 
          di un puff in pelle di cammello bello ma troppo caro come prezzo di 
          partenza..Lui non ci molla e alla fine lo compriamo per 350Dh,non avendo 
          mai avuto metri di paragone non so dirvi se si poteva abbassare ulteriormente 
          il prezzo..a noi è sembrata una cifra ragionevole calcolando 
          i prezzi in Italia.
          La nostra guida ci ha aspettato gentilmente fuori dal negozio per riaccompagnarci 
          verso la piazza,a questo punto noi siamo pronti a pagare per ringraziare 
          del servizio ricevuto.
          L’uomo rifiuta deciso i nostri 20 Dh e inizia a volerne 100 (50 
          per persona dal momento che ci aveva fatto da guida e avevamo anche 
          fotografato),noi non ci lasciamo spaventare anche se siamo gli unici 
          turisti in zona e spieghiamo più di una volta che doveva avviare 
          in anticipo sul prezzo e allora noi saremmo stati liberi di accettare 
          o rifiutare..vedendoci così decisi prende i 20dh e se ne và.Ripensandoci 
          credo che il tipo gentile ed iniziale non centrasse niente con il negozio 
          dove ho comprato la camicetta ma fosse solo uno spettatore che ha approfittato 
          per sfruttare un po’ i turisti e fare qualche soldo d’accordo 
          con il negozio di pelle.
          Noi non abbiamo avuto nessun problema non abbiamo speso di più 
          di quanto per noi non fosse il giusto e al momento più critico 
          ci siamo mostrati decisi.
          Magari adesso non mi fiderei di nessuno che mi avvicina ma fermerei 
          io un ragazzino chiedendogli d’accompagnarmi nello stesso posto 
          dove voleva portarmi il tipo.E’ meglio siate voi a scegliere loro 
          ,piuttosto che loro a scegliere voi,forse dietro a 1000 buoni c’è 
          quello cattivo come anche nel nostro paese.Noi non abbiamo avuto problemi 
          anche se mi scoccia essere cascata nel tipo delle concierie e di essermi 
          bevuto le sue bugie in modo così ingenuo,ma credo sia dovuto 
          al fatto che in dieci giorni in Marocco loro si sono dimostrati veramente 
          gentili con il turista,si puntano ai nostri soldi ma in maniera limpida 
          e chiara,offrendoci la loro merce e quindi le nostre armi di difesa 
          e pregiudizio si sono abbassate notevolmente.
          Andiamo in albergo e liberiamo la camera lasciando in custodia di nuovo 
          i nostri bagagli…come ultima cosa abbiamo deciso ci farci coccolare 
          nell’ hammam..torniamo all’Ziani che avevamo visitato i 
          giorni precedenti e compriamo il pacchetto quasi completo.Esistono hammam 
          per soli uomini e solo donne ,quindi io e Diego anche se un po’ 
          timorosi ci separiamo…
          Entrata mi trovo subito con una ragazza italiana e Diego si trova con 
          il ragazzo della tipa: almeno non siamo più soli..
          Ci fanno accomodare nello spogliatoio dove ti consegnano le loro ciabattine 
          e l’accappatoio e la spugna,il sapone tutto pulito e personale..Entriamo 
          nella sauna,una grande stanza tutta in pietra e marmo con il soffitto 
          a volta e dove la luce penetra solo attraverso dei piccoli fori praticati 
          dal soffitto e unito al vapore crea un ambiente particolare..Dopo si 
          passa al gommage dove una donna ti insapona e ti lava e poi passi al 
          gommage dove ti sfrega per toglierti tutte le cellule morte che hai 
          sul corpo,poi doccia e massaggio.
          Come ultimo ti fanno una maschera completa di argilla o qualcosa di 
          simile per tutto il corpo e ti incelofana per una ventina di minuti..dopo 
          ti concedi una bella doccia e ti accompagnano in una stanza tipica con 
          tutti i divanetti dove ti rivesti con calma..
          Dal mio punto di vista il tutto è stato piacevole e rilassante 
          mentre per Diego un po’ più traumatico,il suo da come me 
          lo ha descritto è stato un massaggio energizzante fatto per un 
          lottatore di sumo ed è uscito un po’ dolorante.
        Alle 18:00 
          arriviamo in stazione,e ci mettiamo a bivaccare,sembriamo proprio zingari!
          Alle 20:00 il treno è già qua,troviamo il vagone letto,il 
          ns scompartimento e ci sistemiamo per la notte.
          All’esterno,nel corridoio passa continuamente il controllore per 
          vedere che tutto sia a posto.
          Lo scompartimento è veramente bello e pulito,le coperte impacchettate 
          e stirate e la temperatura è regolabile. Più tardi arrivano 
          i ns compagni di viaggio,due ragazzi olandesi che si sistemano nelle 
          cuccette inferiori.
          Il viaggio è tranquillissimo e dormiamo come dei bambini.
        
          SABATO 20/08/2005
        In cuccetta 
          abbiamo riposato bene ed è una cosa che consiglio visto che la 
          spesa non è altissima,quando potete viaggiate di notte nei tragitti 
          lunghi,risparmiate una notte in hotel e recuperate del tempo prezioso.
          Noi siamo arrivati a Tangeri alle 07:45,e abbiamo subito preso un taxi 
          per il porto,sapevamo che c’era un traghetto alle 09:00. Il taxi 
          era di quelli grandi e ci ha chiesto gli stessi 5 euro che ci avevano 
          chiesto all’andata(forse è una tariffa fissa).
          Il traghetto è partito un po’ in ritardo alle 09:35 ,il 
          viaggio è durato circa un’ora,e tutto normale,scesi con 
          le nostre valigie,tutto ha raddoppiato il suo peso ,in più abbiamo 
          la lampada e la plafoniera a stella il che rende l’ultimo tragitto 
          fino al parcheggio un po’ più estenuante.
          Nei pochi metri che mi separano dal parcheggio entrambi abbiamo un attimo 
          di angoscia visto i piccoli e grandi inconvenienti che ci sono successi 
          sarebbe stato il colmo non trovare più l’auto o trovarla 
          ulteriormente danneggiata.
          Per fortuna tutto è andato bene,la macchina è nelle stesse 
          condizioni di quando l’abbiamo lasciata.
          Paghiamo di dieci giorni di parcheggio 79 euro ( se portavamo la macchina 
          in Marocco avremmo speso sicuramente di più per traghettarla 
          e fare l’assicurazione auto visto che le assicurazioni italiane 
          spesso non coprono il Marocco). 
          Caricati tutti i bagagli siamo pronti per l’inizio del viaggio 
          verso casa,sono circa le 13:00.
          Ci fermiamo in un autogrill e l’impatto iniziale con i prezzi 
          europei non è dei migliori:prendiamo due bistecche con patatine 
          fritte e una coca cola ,una bottiglietta d’acqua e due piccoli 
          panini:abbiamo speso 23,70.Ci piglia un accidente e il confronto con 
          i prezzi marocchini è in evitabile,là mangiavamo carne 
          , patatine , coca , acqua e the con circa 6-7 euro in due…
          Facciamo circa 600 km superando con fatica la sierra nevada a causa 
          del problema alla macchina e arriviamo ad Alicante circa per le 19:15,dove 
          passiamo la notte nei famosi Formule 1(per una camera con aria condizionata 
          paghiamo 29 euro).
        
        DOMENICA 
          21/08/2005
          Si riparte in programma 1100 km e arrivare nella ns amata Nizza.
          Ma il viaggio non finisce mai, in Francia troviamo traffico e brutto 
          tempo,inizio a non sopportare più di stare chiusa qua dentro 
          e divento un po’ isterica costringendo Diego a fermarsi a Aix 
          en province. Troviamo un etaphotel ci facciamo una doccia e andiamo 
          in centro a fare una passeggiata e a cercare un ristorantino.
          A dir la verità la città non ci sembra niente di che e 
          i ristoranti non sono così comuni come in Italia o in Marocco. 
          Ci mangiamo un piatto di tagliatelle alla carbonara (è così 
          tanto che non ne mangio che anche questi non sembrano così male) 
          e ce ne torniamo a letto.
        
          LUNEDI 22/08/2005
        Ci svegliamo 
          e facciamo una passeggiata in città,magari alla luce del sole 
          si rivaluta…no niente di speciale,carina ma niente di più.
          Mentre imbocchiamo l’autostrada ci fermiamo in un centro commerciale 
          a fare rifornimento di tisane e vino francese.
          Arriviamo a Nizza a pomeriggio inoltrato… è sempre bella 
          anche se in questa stagione è un po’ caotica. Ci togliamo 
          lo sfizio di farci una bella passeggiata sulla Promenade des Anglais 
          fino alla città vecchia ,ci mangiamo una pizza al volo e ce ne 
          torniamo alla macchina…si torna veramente a casa.
          E gia iniziamo a fantasticare sul nostro prossimo viaggio…..