Località: L'arcipelago delle Raja Ampat è composto da 1.500 isole che giacciono a Ovest della Papua in Indonesia. La particolare collocazione, tra Oceano Indiano e Oceano Pacifico, rende l'area delle Raja Ampat incredibilmente vitale e variegata grazie all'incontro delle forti correnti marine che convergono nello stretto di Dampier, apportando sostanze ricche di nutrimento. Il parco marino delle Raja Ampat, piazzato strategicamente nel cuore del Triangolo dei Coralli, è infatti considerato il posto della più grande biodiversità marina al mondo.
Quando andare: La stagione migliore per visitare le Raja Ampat è il nostro inverno, nonostante sia considerato la stagione delle piogge. Va detto, però, che ci si può tranquillamente immergere alle Raja Ampat anche d'estate, quando brevi acquazzoni caratterizzano il clima, caldo e umido. La temperatura media del mare va dai 28° ai 30°. Sufficiente una muta di 3 mm. Spesso le immersioni sono impegnative a causa delle forti correnti.
Immersioni: Le Raja Ampat sono il regno incontrastato della macro. La varietà di piccole specie che vive nella barriera corallina più bella del mondo è sterminata. E stupefacente. Si va dal microscopico e mimetico pesce pegaso, alle tre specie di cavalluccio marino pigmeo, al luminescente granchio porcellana fino al policromatico gambero imperatore. S'incontra il buffo pesce pettine e i sinuosi serpenti di mare. Seppie giganti che cambiano colore, mobule e razze porcospino, spirali di barracuda e cernie dei coralli, l'elenco sarebbe lunghissimo. (A questo proposito vedi L'ultimo paradiso del pianeta - Il mare). Per i fotografi subacquei non c'è posto al mondo più fotogenico delle Raja Ampat! Anche in snorkeling, scivolando in questo mare caldo e cristallino, si nuota con squali pinna nera a riva e pesci pietra che ti guardano imbronciati, come se la nostra indiscreta presenza li avesse disturbati!
Incontri ravvicinati: Alle Raja Ampat vivono specie endemiche che non si trovano in nessun altro luogo del mondo. Il walking shark, lo squalo che cammina, passeggia sul fondo marino con il suo corpo maculato e affusolato. Cammina, non nuota, come se fosse un animale terrestre. Il suo parente prossimo, lo squalo wobbegong, ci ricorda che siamo nell'habitat australasiano, più Oceania che Asia. Qui le mante, tutte nere, di tre metri di apertura alare, si mettono in fila a Manta Sandy con la marea entrante, in attesa del loro turno per accoppiarsi. Alle Raja Ampat ogni incontro è possibile, tanto che durante la traversata in barca da Sorong, in Papua, alle isole dell'arcipelago, i marlin schizzano fuori dall'acqua e le balene lanciano imponenti soffioni d'aria nella loro risalita in superficie.
Con chi: All'Agusta Eco Resort, di gestione italiana, i bungalow sono ampi, comodi e ben arredati. Il diving center è attrezzato e la passione espressa sia dal management sia dalle guide subacquee papuane vi farà innamorare di questo lontano, sconosciuto, incontaminato angolo del pianeta. In alternativa, le homestay sparse per le isole, di gestione papuana, sono più spartane, ma in compenso si ha la straordinaria possibilità di vivere a stretto contatto con le popolazioni locali. I proventi di questo turismo responsabile ed ecocompatibile arriveranno direttamente nelle casse delle comunità locali che li useranno per la loro sopravvivenza e per l'amministrazione e il benessere degli abitanti dei villaggi.